Categoria

Italia

Data di scadenza

31/12/2025

Stato

Attivo

Cos'è

Credito d’imposta destinato a sostenere gli investimenti in beni strumentali materiali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, secondo il modello Industria 4.0 e destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

Beneficiari

Possono accedere tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato e le stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa.
Non possono accedere al beneficio le imprese che, tra le altre cose:
– non hanno il DURC in regola
– risultano in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale prevista dal regio decreto n. 267/1942, dal codice di cui al Dlgs 14/2019 o da altre leggi speciali
– destinatarie di sanzioni interdittive

Agevolazioni

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel modello F24, in 3 quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno in cui avviene l’Interconnessione.

Le aliquote sono differenziate a seconda della tipologia di investimenti.

Per i beni materiali di cui all’Allegato A della legge di Bilancio 2017 effettuati dal 01/01/2023 al 31/12/2025 (ovvero entro il 30/06/2026, a condizione che entro la data del 31/12/2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di un acconto almeno pari al 20% del costo di acquisizione), il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del
– 20% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
– 10% del costo, per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
– 5% del costo, per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro

Cosa finanzia

Sono ammissibili le acquisizioni, anche in leasing finanziario, di beni materiali strumentali nuovi e tecnologicamente avanzati ricompresi negli Allegati A e B della Legge di Bilancio 2017, effettuati dal 2023 e fino al 31 dicembre 2025, oppure entro il 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31/12/2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il versamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Spese ammissibili

In linea generale, sono ammissibili ai benefici gli investimenti in beni strumentali nuovi

a) materiali, di cui all’Allegato A alla legge 11/12/2016 n. 232:

  1. Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti (per esempio, macchine utensili per asportazione, assemblaggio, giunzione e saldatura; robot e sistemi robotizzati; magazzini automatizzati e interconnessi)
  2. Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità (per esempio, sistemi per l’ispezione e la caratterizzazione dei materiali; sistemi intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici; strumenti e dispositivi per l’etichettatura, l’identificazione o la marcatura automatica dei prodotti, con collegamento con il codice e la matricola del prodotto stesso, in modo da consentire il monitoraggio delle prestazioni dei prodotti nel tempo)
  3. Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica «4.0» (per esempio, sistemi per il sollevamento/traslazione di carichi od oggetti esposti ad alte temperature; dispositivi wearable e di AR, apparecchiature di comunicazione tra operatore e sistema produttivo; interfacce uomo-macchina intelligenti)

Presentazione

Per accedere al beneficio, le imprese devono produrre a) una perizia asseverata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o b) un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli rispettivamente negli Allegati A e B e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
In ragione del decreto del 15 maggio 2025, la procedura di accesso prevede delle novità
1. Comunicazione preventiva: le imprese devono trasmettere al GSE una comunicazione preventiva entro il 31 gennaio 2026, indicando gli investimenti previsti e il relativo credito d’imposta. L’ordine cronologico di invio determina la priorità nella prenotazione delle risorse.
2. Conferma dell’acconto: entro 30 giorni dalla comunicazione preventiva, l’impresa deve inviare una seconda comunicazione attestante il pagamento di almeno il 20% del costo dell’investimento.
3. Comunicazione di completamento: al termine degli investimenti, l’impresa deve trasmettere una comunicazione di completamento entro il 31 gennaio 2026 per gli investimenti ultimati entro il 31 dicembre 2025, ovvero entro il 31 luglio 2026 per gli investimenti completati entro il 30 giugno 2026.
In caso di esaurimento delle risorse, le comunicazioni saranno comunque acquisite e le imprese potranno accedere al beneficio in caso di nuova disponibilità di fondi, sempre rispettando l’ordine cronologico di invio delle comunicazioni preventive.

Per gli investimenti completati nel 2024 e per gli investimenti completati nel 2025 e per i quali al 31 dicembre 2024 risulta verificata l’accettazione dell’ordine da parte del venditore con il relativo pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui al decreto direttoriale 24 aprile 2024. In particolare, il modello va inviato:
• sia in via preventiva che in via consuntiva, per gli investimenti effettuati a partire dal 30 marzo 2024;
• esclusivamente in via consuntiva, per gli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati dal 1° gennaio 2023 al 29 marzo 2024.

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