Ripartono gli sportelli agevolativi Legge 181/89 per le aree di Brindisi e del Salento Leccese

Dopo Termini Imerese, tornano operativi anche gli sportelli agevolativi previsti dalla Legge 181/89 per le aree di Brindisi e provincia e per il PIT 9 Salentino Leccese. Una nuova opportunità per il tessuto produttivo locale che potrà contare su strumenti mirati a sostenere investimenti di rilancio, innovazione e sviluppo sostenibile.

Potranno presentare domanda le imprese di tutte le dimensioni, già attive e costituite in forma di società di capitali, cooperative o consortili, operanti in regime di contabilità ordinaria. Saranno ammesse anche le reti d’impresa, da un minimo di tre a un massimo di sei soggetti. L’investimento minimo richiesto è di 1 milione di euro per le imprese che si candidano in forma singola, mentre per le reti ogni proponente dovrà presentare progetti di importo almeno pari a 400mila euro.

I programmi candidabili potranno riguardare investimenti produttivi e/o per la tutela ambientale, con la possibilità di integrarli con progetti di innovazione organizzativa o di processo, attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e interventi formativi destinati al personale dipendente. Le iniziative dovranno contribuire al rafforzamento dell’economia locale e delineare percorsi di crescita sostenibile. Saranno inoltre ammissibili programmi occupazionali finalizzati al mantenimento o all’incremento degli addetti nelle unità produttive interessate.

Le attività economiche oggetto di agevolazione comprendono il settore manifatturiero, la produzione di energia (con alcune limitazioni), i servizi alle imprese, le attività turistiche orientate al miglioramento dell’offerta ricettiva e l’estrazione di minerali da cave e miniere, ad eccezione delle miniere di carbone non competitive di cui alla decisione 2010/787/UE del Consiglio.

Gli interventi interesseranno un ampio numero di Comuni delle province di Lecce e Brindisi. In particolare, per il Salento Leccese le agevolazioni copriranno i territori di Acquarica del Capo, Alessano, Alezio, Alliste, Andrano, Aradeo, Bagnolo del Salento, Botrugno, Calimera, Cannole, Casarano, Castrignano de’ Greci, Castrignano del Capo, Castro, Collepasso, Corigliano d’Otranto, Corsano, Cursi, Diso, Gagliano del Capo, Galatone, Gallipoli, Giuggianello, Giurdignano, Maglie, Martano, Martignano, Matino, Melissano, Melpignano, Miggiano, Minervino di Lecce, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Muro Leccese, Nardò, Neviano, Nociglia, Ortelle, Otranto, Palmariggi, Parabita, Patù, Poggiardo, Porto Cesareo, Presicce, Racale, Ruffano, Salve, San Cassiano, Sanarica, Sannicola, Santa Cesarea Terme, Scorrano, Seclì, Soleto, Specchia, Spongano, Sternatia, Supersano, Surano, Taurisano, Taviano, Tiggiano, Tricase, Tuglie, Ugento, Uggiano la Chiesa e Zollino.

Per la provincia di Brindisi, potranno accedere alle agevolazioni i Comuni di Brindisi, Carovigno, Ceglie Messapica, Cellino San Marco, Cisternino, Erchie, Fasano, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, Oria, Ostuni, San Donaci, San Michele Salentino, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni, Torchiarolo, Torre Santa Susanna e Villa Castelli.

Le domande di agevolazione potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 13 novembre 2025 fino alle ore 12:00 del 29 gennaio 2026. La procedura, a graduatoria, sarà gestita da Invitalia S.p.A., che curerà l’intero iter di selezione e valutazione dei progetti.

Per approfondimenti, scarica la scheda del bando.

Legge 181/89: dal 30/10/2025 attivo sportello per area di crisi Termini Imerese

Dalle 12.00 del 30/10/2025 e sino alla stessa ora del 15/01/2026, sarà attivo lo sportello dedicato all’attuazione della Legge 181/89 nell’area di crisi complessa di Termini Imerese.
Con Circolare del 22/09/25, il MIMIT ha riattivato la procedura a graduatoria destinata alle imprese di tutte le dimensioni che operano o intendono operare nell’area al fine di sviluppare:

a. Programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o innovazione di processo, progetti di ricerca e/o di sviluppo sperimentale e da progetti per la formazione del personale, in grado di sostenere l’economia locale e tracciare traiettorie di sviluppo sostenibile;

b. programmi occupazionali volti al mantenimento o all’incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.

Potranno essere realizzati interventi nei seguenti settori di attività:

– Estrazione di minerali da cave e miniere, con esclusione delle miniere di carbone non competitive.
– Attività manifatturiere ad esclusione di Siderurgia, Settore della lignite, Settore della banda larga.
– Produzione di energia (sono ammissibili le attività economiche limitatamente ai codici 35.11 produzione di energia elettrica da fonti non rinnovabili, 35.12 produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, 35.21 produzione di gas e 35.30 fornitura di vapore e aria condizionata).
– Fornitura di servizi alle imprese (ammissibili alcuni codici ATECO, secondo le previsioni della misura, come per esempio lavanderie industriali, attività dei call center, ricerca scientifica e sviluppo, attività di telecomunicazioni fisse, mobili e satellitari).
– Attività turistico – ricettive di cui ai codici ATECO 55 (con esclusione del codice 55.4) e 96.23.

Per tutti gli ulteriori dettagli fare riferimento alla scheda del bando.

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Legge 181/89 Aree di crisi industriale

Nuove indicazioni per l’accesso alle agevolazioni

Con la circolare n. 2006 del 5 settembre 2025, il Ministero ha introdotto aggiornamenti per la presentazione delle domande e l’attuazione degli interventi previsti dalla Legge 181/89, lo strumento nazionale che sostiene le imprese le imprese di tutte le dimensioni con agevolazioni a fondo perduto e finanziamenti agevolati per investimenti nelle Aree di Crisi Industriale definite dal Ministero. L’incentivo è rivolto a società di capitali, cooperative, consorzi e reti d’impresa che intendono sviluppare progetti di almeno 1 milione di euro, da realizzare entro 36 mesi.

Sono finanziabili:

  • programmi di investimento produttivo e di tutela ambientale,
  • progetti di innovazione di processo e organizzazione,
  • attività di formazione del personale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

Le agevolazioni possono arrivare fino al 70% per le imprese del Mezzogiorno, con percentuali variabili in base alla tipologia di intervento.

La circolare del 5 settembre 2025 si applica alle domande presentate successivamente alla data della sua adozione (5 settembre 2025), mentre per le domande già presentate resta ferma l’applicazione delle disposizioni recate dalla circolare direttoriale n. 237343 del 16 giugno 2022 e ss.mm.ii.

Le domande vanno presentate online sul portale di Invitalia, secondo le modalità indicate per ciascuna area di crisi.
Il nostro team affianca le imprese in ogni fase: dalla verifica dei requisiti alla predisposizione del progetto, fino alla rendicontazione finale.
Per approfondire e consultare le aree di crisi definite dal Ministero, scarica la scheda del bando e contattaci.