Trasformazioni Taranto JTF: contributi a fondo perduto fino al 50%

Ai nastri di partenza “Trasformazioni Taranto JTF”, il bando regionale pensato per sostenere l’innovazione e la trasformazione digitale delle micro, piccole e medie imprese del territorio tarantino. L’iniziativa, attualmente attiva fino a esaurimento delle risorse, mette a disposizione un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili per progetti in grado di rafforzare la competitività delle imprese e accompagnarle verso modelli produttivi più moderni e sostenibili.

Possono partecipare le imprese con sede attiva o da attivare in provincia di Taranto, che operano nei settori della manifattura – compresa l’agroindustria –, dei servizi, del turismo, del commercio e dell’istruzione. La partecipazione è consentita sia in forma singola sia aggregata, attraverso associazioni temporanee di scopo, contratti di rete, consorzi o società consortili. Anche i liberi professionisti possono accedere alle agevolazioni, purché rispettino i requisiti richiesti.

Il contributo è pari al 45% della spesa riconosciuta come ammissibile, con la possibilità di arrivare al 50% per i progetti che favoriscono l’occupazione giovanile e femminile e che promuovono lavoro di qualità. Le imprese possono presentare interventi articolati su un massimo di quattro servizi, di cui almeno uno appartenente alla cosiddetta “Linea A”, dedicata al sostegno dell’innovazione attraverso servizi di consulenza. Le azioni finanziabili in questo ambito spaziano dalla manifattura additiva e dalle tecnologie avanzate, alla progettazione e prototipazione, passando per l’innovazione guidata dal design, lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi e l’adozione di sistemi di gestione energetica. La “Linea B” è invece orientata all’innovazione dei processi e dell’organizzazione aziendale e comprende interventi legati alla digitalizzazione della produzione, alla modernizzazione dei processi gestionali, alla supply chain, all’e-commerce, alla sicurezza informatica e all’analisi del ciclo di vita dei prodotti per ridurne l’impatto ambientale.

I progetti possono avere un valore compreso tra 10.000 e 360.000 euro nel caso di singole imprese, mentre per i raggruppamenti l’importo massimo ammissibile sale a 540.000 euro. Le spese finanziabili includono, tra le altre, i costi per servizi di consulenza, l’ottenimento e la tutela di brevetti, il personale tecnico impiegato nelle unità produttive della provincia di Taranto, l’acquisto di attrezzature e strumentazioni, materiali e forniture, nonché le spese generali connesse alle attività di progetto.

Le domande potranno essere presentate esclusivamente tramite il portale regionale a partire dalle ore 14:00 del 27 ottobre 2025 e fino alle ore 14:00 del 31 dicembre 2026, salvo esaurimento delle risorse disponibili. Partecipare a “Trasformazioni Taranto JTF” rappresenta un’occasione concreta per intraprendere un percorso di crescita e innovazione, investendo su processi più efficienti, tecnologie avanzate e nuovi modelli organizzativi.

Per approfondimenti, scarica la scheda del bando.

Lazio e Piceno: in arrivo il bando “Contrasto alla Deindustrializzazione”

È in fase di attivazione il bando “Contrasto alla Deindustrializzazione”, un’importante misura a fondo perduto pensata per contrastare fenomeni di deindustrializzazione nelle aree del Consorzio industriale del Lazio e del Consorzio per lo sviluppo industriale Piceno Consind.
L’agevolazione, in regime De Minimis, mira a sostenere il rilancio e la competitività attraverso investimenti destinati al potenziamento o alla riqualificazione di insediamenti produttivi già esistenti, così come alla nascita di nuove unità produttive.

Le imprese manifatturiere potranno candidare programmi di intervento che spaziano dalla ristrutturazione e realizzazione degli immobili produttivi, all’ammodernamento e ampliamento delle attività industriali con l’introduzione di innovazioni tecnologiche e processi di digitalizzazione, fino agli investimenti immateriali e alla conversione di attività a forte impatto ambientale verso modelli più sostenibili ed efficienti.

Il bando si rivolge alle aziende già insediate o che intendono insediarsi nelle aree dei consorzi industriali del Lazio e del Piceno Consind. Per accedere è necessario essere regolarmente costituiti e iscritti al Registro delle Imprese, oltre a risultare in regolare operatività economica. Le agevolazioni verranno concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, secondo percentuali che saranno definite dall’apposito provvedimento attuativo. Sono ammissibili le spese sostenute dall’8 maggio 2024 al 31 dicembre 2028 relative a macchinari, impianti, attrezzature, arredi, beni immateriali, opere murarie e impiantistiche funzionali agli investimenti.

Le domande potranno essere presentate a sportello a partire dalla data che sarà resa nota con la pubblicazione del provvedimento attuativo. Si tratta dunque di un’occasione concreta per le imprese che intendono rafforzare la propria presenza sul territorio, innovare i processi produttivi e orientarsi verso la sostenibilità ambientale ed economica.

Per maggiori informazioni e approfondimenti scarica la scheda del bando.


Legge 181/89 Aree di crisi industriale

Nuove indicazioni per l’accesso alle agevolazioni

Con la circolare n. 2006 del 5 settembre 2025, il Ministero ha introdotto aggiornamenti per la presentazione delle domande e l’attuazione degli interventi previsti dalla Legge 181/89, lo strumento nazionale che sostiene le imprese le imprese di tutte le dimensioni con agevolazioni a fondo perduto e finanziamenti agevolati per investimenti nelle Aree di Crisi Industriale definite dal Ministero. L’incentivo è rivolto a società di capitali, cooperative, consorzi e reti d’impresa che intendono sviluppare progetti di almeno 1 milione di euro, da realizzare entro 36 mesi.

Sono finanziabili:

  • programmi di investimento produttivo e di tutela ambientale,
  • progetti di innovazione di processo e organizzazione,
  • attività di formazione del personale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

Le agevolazioni possono arrivare fino al 70% per le imprese del Mezzogiorno, con percentuali variabili in base alla tipologia di intervento.

La circolare del 5 settembre 2025 si applica alle domande presentate successivamente alla data della sua adozione (5 settembre 2025), mentre per le domande già presentate resta ferma l’applicazione delle disposizioni recate dalla circolare direttoriale n. 237343 del 16 giugno 2022 e ss.mm.ii.

Le domande vanno presentate online sul portale di Invitalia, secondo le modalità indicate per ciascuna area di crisi.
Il nostro team affianca le imprese in ogni fase: dalla verifica dei requisiti alla predisposizione del progetto, fino alla rendicontazione finale.
Per approfondire e consultare le aree di crisi definite dal Ministero, scarica la scheda del bando e contattaci.