Formazione Continua Basilicata: aperto il bando regionale per aggiornare le competenze del personale

C’è tempo fino alle 18.00 del 31 dicembre 2026 per partecipare al bando pubblicato dalla Regione Basilicata dedicato alla formazione continua rivolto a PMI e Grandi Imprese che operano sul territorio lucano. L’obiettivo è sostenere percorsi di aggiornamento professionale che accompagnino l’innovazione dei processi aziendali e migliorino l’organizzazione interna delle imprese. Una misura strategica che punta a rafforzare la competitività del tessuto produttivo locale attraverso il potenziamento delle competenze dei lavoratori.

Possono presentare domanda le imprese con sede operativa in Basilicata e con DURC regolare, attive in un vasto ventaglio di settori che spazia dall’agricoltura alla meccanica, dai servizi digitali al turismo, includendo anche filiere emergenti come deep tech, tecnologie pulite e biotecnologie. I progetti formativi, della durata massima di 180 giorni, potranno essere monoaziendali o pluriaziendali e saranno finanziati in base alle ore effettive di formazione svolte.

Il contributo è concesso a fondo perduto, secondo il regime De Minimis o il Regolamento 651/2014. La tariffa oraria massima è pari a 23,99 euro ora/allievo, con un’intensità di aiuto che arriva al 52,44% per le PMI e al 50% per le grandi imprese.

Le domande possono essere inoltrate esclusivamente online fino alle ore 18 del 31 dicembre 2026, dando alle imprese un ampio margine di tempo per strutturare percorsi formativi mirati alle proprie esigenze e alle trasformazioni tecnologiche in atto.

Per approfondimenti e valutazioni scarica la scheda del bando e contatta un esperto di AR Consulenza Bari.

In arrivo contributi per accrescere competenze su transizione digitale, tecnologica, verde

Sostegno dello sviluppo di competenze specialistiche delle PMI del Mezzogiorno: é in fase di attivazione una nuova misura che prevede un contributo a fondo perduto destinato alle micro, piccole e medie imprese con sede operativa in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’intervento finanzia progetti di formazione mirati a potenziare le competenze dei dipendenti nelle aree strategiche per la transizione digitale, tecnologica e verde, con importi compresi tra 10.000 e 60.000 euro. Le attività formative dovranno essere realizzate da soggetti qualificati con comprovata esperienza nelle tematiche della digitalizzazione, della transizione ecologica o della Strategia nazionale di specializzazione intelligente. Una quota del 40% delle risorse sarà riservata alle imprese delle filiere automotive, moda, tessile e arredamento.

L’agevolazione, concessa in regime “de minimis”, copre fino al 50% delle spese ammissibili, con una maggiorazione fino al 70% per i progetti integrati sovraregionali. Tra i costi ammessi rientrano quelli relativi ai formatori, ai partecipanti, ai materiali didattici, ai viaggi e ai servizi di consulenza collegati alla formazione. La misura sarà gestita tramite procedura a graduatoria, in attesa del provvedimento di apertura ufficiale.

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Nuovo Avviso Pubblico PO FESR Sicilia: Riqualificazione energetica delle imprese

C’è tempo dal 16 dicembre 2025 al 21 gennaio 2026 per partecipare al bando regionale “Riqualificazione Energetica delle Imprese Sicilia”, misura di sostegno rivolta alle micro, piccole e medie imprese che intendono migliorare l’efficienza energetica dei propri cicli produttivi o degli immobili aziendali. L’iniziativa prevede contributi a fondo perduto fino al 60% delle spese ammissibili, con l’obiettivo di favorire la transizione verso modelli produttivi più sostenibili e competitivi.

Il bando finanzia progetti di investimento compresi tra 50.000 e 500.000 euro, finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO₂ di almeno il 30%. Sono ammesse operazioni di efficientamento degli edifici, sostituzione di impianti e macchinari con soluzioni più performanti, installazione di sistemi di monitoraggio e controllo dei consumi, nonché interventi per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, come impianti fotovoltaici, minieolici, geotermici o a biomassa.

Possono partecipare alla misura le imprese con sede operativa in Sicilia, costituite e attive da almeno tre anni, sia in forma singola che aggregata. Restano escluse le imprese operanti nei settori agricolo primario, pesca e acquacoltura.

Le agevolazioni saranno concesse in conto capitale secondo due regimi alternativi: de minimis, con una copertura fino al 60% e un limite massimo di 300.000 euro, oppure GBER, che prevede una percentuale del 60% per micro e piccole imprese e del 50% per le medie imprese. Le spese ammissibili comprendono l’acquisto e la messa in opera di impianti, attrezzature e software dedicati alla gestione energetica, nonché le spese tecniche relative a diagnosi, progettazione e certificazione energetica.

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Italia Economia Sociale: sempre attivi gli incentivi per le imprese a impatto sociale

È attivo il bando Italia Economia Sociale, promosso a livello nazionale per sostenere gli investimenti di imprese che operano a favore dell’inclusione sociale, dell’ambiente e della cultura. Possono partecipare imprese sociali, cooperative sociali, ONLUS e imprese culturali e creative, in forma singola o congiunta, con progetti tra i 100 mila e i 10 milioni di euro.

L’incentivo copre fino all’80% delle spese ammissibili, con un mix di finanziamento agevolato (al tasso dello 0,5%, fino a 15 anni) e contributo a fondo perduto fino al 20%, elevato automaticamente per chi assume persone con disabilità.
Le spese finanziabili includono fabbricati, macchinari, software, formazione e consulenze.

Le domande vanno presentate via PEC con business plan allegato.
Se vuoi saperne di più, scarica adesso la scheda tecnica del bando.  

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