STEP Sicilia: attiva la nuova agevolazione regionale per investimenti innovativi e progetti di R&S

Produzione e sviluppo di tecnologie critiche innovative nei settori digitale, deep-tech, transizione green, biotecnologie, medicinali e materie prime strategiche: è attiva STEP Sicilia, la misura regionale che mette a disposizione contributi a fondo perduto per sostenere imprese e aggregazioni con sede operativa in Sicilia interessate a realizzare investimenti produttivi e progetti di ricerca e sviluppo ad alto contenuto tecnologico, con l’obiettivo di rafforzare la competitività industriale e ridurre la dipendenza dell’Unione Europea da Paesi terzi.

Sono ammesse a partecipare imprese di qualsiasi dimensione e specifiche forme di aggregazione, iscritte al Registro Imprese, con DURC regolare, in regime di contabilità ordinaria e con adeguata capacità finanziaria. La misura finanzia attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e investimenti produttivi, che devono contribuire allo sviluppo e alla successiva fabbricazione su scala commerciale di tecnologie in grado di raggiungere un livello di maturità TRL 9 prima della conclusione del progetto.

Le agevolazioni vengono concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, con intensità variabili in base alla dimensione dell’impresa e alla tipologia dell’intervento: per gli investimenti produttivi il contributo può arrivare fino al 70% per le piccole imprese, mentre per i progetti di ricerca e sviluppo le percentuali possono raggiungere l’80% per la ricerca industriale e il 60% per lo sviluppo sperimentale. Le spese ammissibili comprendono, tra le altre, l’acquisto e l’adeguamento di immobili e terreni, attrezzature e macchinari, software e licenze, consulenze specialistiche, costi del personale di ricerca, ammortamenti e altri costi operativi strettamente connessi ai progetti.

Le domande preliminari possono essere presentate attraverso il portale dedicato a partire dal 15 dicembre 2025 e fino al 13 febbraio 2026. Il nostro team offre supporto completo alle imprese interessate, dalla verifica dei requisiti alla definizione del progetto, dalla predisposizione della domanda all’assistenza durante tutto l’iter istruttorio e fino alla rendicontazione finale degli interventi.

Per maggiori informazioni, scarica la scheda del bando e contatta un esperto di AR Consulenza Bari.

Voucher nazionale per cloud e cyber security: sostegno a PMI e professionisti

Ai nastri di partenza il nuovo voucher nazionale dedicato ai servizi di cloud computing e cyber security, rivolto a PMI e lavoratori autonomi di tutto il territorio italiano, rappresenta un’occasione strategica per rafforzare sicurezza e innovazione nei processi digitali delle imprese.

La misura, accessibile a sportello, offre un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 20.000 euro, per l’acquisto di servizi digitali innovativi non ancora disponibili presso il beneficiario.

Il bando finanzia interventi tra 4.000 e 40.000 euro, con progetti realizzabili entro dodici mesi. Sono ammesse soluzioni hardware e software per la sicurezza informatica, servizi cloud infrastrutturali e applicazioni SaaS, oltre a supporto e configurazione specialistica. Possono partecipare imprese e professionisti in possesso di connessione internet adeguata e polizza contro calamità naturali, mentre restano escluse le realtà dell’agricoltura primaria, pesca e acquacoltura. Le domande saranno presentabili tramite portale online dopo la pubblicazione del provvedimento ministeriale.
Per approfondimenti, scarica la scheda del bando e contatta un esperto di AR Consulenza Bari.

Formazione Continua Basilicata: aperto il bando regionale per aggiornare le competenze del personale

C’è tempo fino alle 18.00 del 31 dicembre 2026 per partecipare al bando pubblicato dalla Regione Basilicata dedicato alla formazione continua rivolto a PMI e Grandi Imprese che operano sul territorio lucano. L’obiettivo è sostenere percorsi di aggiornamento professionale che accompagnino l’innovazione dei processi aziendali e migliorino l’organizzazione interna delle imprese. Una misura strategica che punta a rafforzare la competitività del tessuto produttivo locale attraverso il potenziamento delle competenze dei lavoratori.

Possono presentare domanda le imprese con sede operativa in Basilicata e con DURC regolare, attive in un vasto ventaglio di settori che spazia dall’agricoltura alla meccanica, dai servizi digitali al turismo, includendo anche filiere emergenti come deep tech, tecnologie pulite e biotecnologie. I progetti formativi, della durata massima di 180 giorni, potranno essere monoaziendali o pluriaziendali e saranno finanziati in base alle ore effettive di formazione svolte.

Il contributo è concesso a fondo perduto, secondo il regime De Minimis o il Regolamento 651/2014. La tariffa oraria massima è pari a 23,99 euro ora/allievo, con un’intensità di aiuto che arriva al 52,44% per le PMI e al 50% per le grandi imprese.

Le domande possono essere inoltrate esclusivamente online fino alle ore 18 del 31 dicembre 2026, dando alle imprese un ampio margine di tempo per strutturare percorsi formativi mirati alle proprie esigenze e alle trasformazioni tecnologiche in atto.

Per approfondimenti e valutazioni scarica la scheda del bando e contatta un esperto di AR Consulenza Bari.

Turismo Sicilia: prorogata la data di scadenza del bando da 135 milioni di euro

C’è tempo fino al 27 febbraio 2026 per partecipare all’avviso pubblico emanato dalla Regione Sicilia nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 20212027, destinato a rafforzare l’accoglienza turistica con una dotazione di 135 milioni di euro per agevolare, a fondo perduto, le micro, piccole, medie e grandi imprese – dagli alberghi ai B&B, campeggi, rifugi, case vacanza, ostelli, etc.

Sono concessi contributi da 50.000€ fino a 3,5milioni per singola impresa e gli interventi ammessi riguardano ristrutturazione, ammodernamento o riattivazione di strutture esistenti; realizzazione o riconversione di immobili in strutture turistico ricettive; recupero di immobili o interventi funzionali sulle strutture. 

Gli interventi devono rispettare le normative urbanistiche e ambientali, senza consumare nuovo suolo né aumentare la cubatura. I termini di realizzazione sono di 24 mesi dalla concessione del contributo.  

Un’opportunità importante per le imprese turistiche siciliane che desiderano investire in qualità, sostenibilità e innovazione dell’offerta. 

Per approfondimenti, leggi la scheda del bando e consulta un esperto di AR Consulenza Bari

“Cultura Cresce”: al via gli incentivi nazionali per rafforzare le imprese culturali nel Mezzogiorno 

Musica, audiovisivo, patrimonio culturale, arti visive, architettura, design, editoria, moda e artigianato artistico: è attivo il bando “Cultura Cresce” che punta alla crescita, all’innovazione e al consolidamento delle imprese culturali e creative situate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. 

Capo A, B e C sono le tre linee di intervento dell’avviso accomunate dalla finalità di favorire investimenti materiali e immateriali, tra cui impianti, attrezzature, arredi, mezzi tecnici, software, licenze, brevetti, marchi, altri beni immateriali, opere murarie, consulenze nonché spese di gestione, ma differenziati in base alla natura dei beneficiari e alle dimensioni economiche dei progetti. 

Capo A è riservato alle micro, piccole e medie imprese già consolidate, attive da oltre cinque anni e con sede operativa in una delle regioni interessate. Per queste realtà mature, è prevista la possibilità di candidare progetti fino a 2,5 milioni di euro. Le agevolazioni coprono fino all’80% delle spese ammissibili, suddivise in un finanziamento a tasso zero pari al 50% e un contributo a fondo perduto fino al 30%. 

Capo B si rivolge invece alle imprese più giovani, costituite da meno di cinque anni, e alle persone fisiche che intendano avviare una nuova impresa culturale e creativa entro sessanta giorni dall’ammissione. Anche in questo caso l’importo massimo del progetto può raggiungere i 2,5 milioni di euro, con un’agevolazione strutturata analogamente a quella del Capo A.  

Capo C è dedicato agli enti del Terzo Settore, alle imprese sociali, alle associazioni e alle fondazioni che svolgono attività economica nell’ambito culturale e creativo. Per questi soggetti è previsto un budget più contenuto, fino a 500.000 euro, con un’agevolazione che mantiene la copertura fino all’80% dell’investimento ma suddivisa equamente in finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto, ciascuno fino al 40%.  

Tra i requisiti specifici per tutti i potenziali beneficiari, l’iscrizione al Registro delle Imprese (o REA/RUNTS nei casi previsti), la qualifica di impresa culturale e creativa, la regolarità contributiva e la stipula delle assicurazioni obbligatorie contro i danni catastrofali laddove stabilito dalla normativa. 

Sarà possibile presentare domanda a partire dal 10 dicembre 2025 alle ore 12.00 tramite portale di Invitalia. La procedura a sportello premierà chi sarà più tempestivo: l’accesso alle risorse sarà garantito in base all’ordine cronologico di presentazione fino al completo esaurimento dei fondi. 
 

Per maggiori informazioni, scarica le schede del bando. 

Cultura Cresce Imprese > 5 anni 
Cultura Cresce Imprese < 5 anni 
Cultura Cresce– Imprese Sociali- No Profit  


Credito d’imposta per materiali di recupero 2024: incentivi fino a 20.000 euro

È ufficialmente attivo il bando nazionale “Credito d’imposta – Materiale di consumo 2024”, rivolto alle imprese di ogni dimensione che operano sull’intero territorio italiano. L’agevolazione sostiene gli investimenti effettuati nel corso del 2024 per l’acquisto di imballaggi e prodotti realizzati con materiali provenienti da filiere di recupero o da raccolta differenziata, incentivando pratiche aziendali orientate all’economia circolare.

L’incentivo prevede un credito d’imposta pari al 36% delle spese ammissibili, fino a un massimo annuale di 20.000 euro per impresa, utilizzabile esclusivamente tramite modello F24 e con applicazione del regime de minimis. Tra le spese riconosciute rientrano prodotti in plastica rigenerata da circuito post-consumo, imballaggi biodegradabili e compostabili conformi alla UNI EN 13432:2002, nonché imballaggi in carta, cartone, legno non impregnato, alluminio e vetro derivanti da raccolta differenziata.

Possono accedere al beneficio le imprese regolarmente iscritte al Registro Imprese, con sede in Italia e che abbiano sostenuto le spese ammissibili nel 2024. La finestra temporale per la presentazione delle domande sarà aperta dalle ore 12:00 del 1° dicembre 2025 fino alle ore 12:00 del 30 gennaio 2026, tramite piattaforma online dedicata.

Per maggiori informazioni, scarica la scheda del bando.


STEP Campania II Edizione: al via le agevolazioni per innovazione, transizione green e digitale

È in fase di attivazione la seconda edizione del bando STEP Campania, una misura strategica pensata per sostenere gli investimenti delle imprese che puntano su innovazione tecnologica, transizione verde e digitale e sviluppo di soluzioni avanzate nei settori deep-tech e biotech. L’iniziativa, rivolta alle aziende di qualsiasi dimensione con sede operativa in Campania (o che intendano attivarla entro l’avvio del progetto), mette a disposizione contributi a fondo perduto per progetti ad alto impatto innovativo, con durata massima di 24 mesi e un investimento minimo pari a 1 milione di euro.

L’obiettivo del bando è favorire la realizzazione di interventi in grado di apportare al mercato elementi emergenti e all’avanguardia, con elevato potenziale economico, oppure di contribuire alla riduzione delle dipendenze strategiche dell’Unione Europea. Sono ammissibili sia investimenti produttivi che attività di ricerca e sviluppo, purché rientranti nei settori delle tecnologie digitali e deep-tech, delle tecnologie pulite ed efficienti nell’uso delle risorse e delle biotecnologie.

Il contributo massimo varia a seconda della tipologia progettuale e della dimensione aziendale, arrivando fino al 70% per i piccoli progetti di investimento produttivo e fino all’80% per la ricerca industriale. Dall’acquisto di macchinari e tecnologie, fino a costi di personale, ricerca contrattuale e consulenze specialistiche, il bando si propone come uno strumento altamente competitivo per la crescita tecnologica territoriale.

Le domande potranno essere presentate online dal 4 febbraio 2026 fino alle ore 16:00 del 26 febbraio 2026. Vista la complessità della misura e l’elevato livello di innovazione richiesto, è fondamentale strutturare fin da subito proposte progettuali solide, sostenibili e coerenti con i requisiti previsti.

Per maggiori informazioni, scarica la scheda del bando.


Startup Innovative Calabria: scadenza il 30 giugno 2026

L’iniziativa Startup Innovative Calabria sostiene la nascita e il consolidamento di nuove realtà imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico sul territorio regionale, in linea con le priorità della Strategia di Specializzazione Intelligente 2021-2027. Il bando, aperto fino al 30 giugno 2026, si rivolge sia a persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa, sia a imprese già avviate da meno di cinque anni, chiamate a dimostrare adeguata capacità economico-finanziaria per realizzare i loro progetti.

Previsto un contributo a fondo perduto pari al 75% delle spese ritenute ammissibili. Tra queste rientrano investimenti in attrezzature, impianti tecnologici, hardware, software e servizi in cloud, ma anche brevetti, know-how e altre forme di proprietà intellettuale utili ai processi di innovazione. Sono previsti inoltre costi per consulenze tecnologiche, marketing, attività di incubazione e accelerazione, oltre a materiali, forniture e canoni strettamente legati alla realizzazione del progetto. Completano il quadro le spese di personale e le spese generali calcolate in forma forfettaria.

Il bando esclude i progetti riconducibili alla pesca, all’acquacoltura, all’agricoltura primaria e alle attività di trasformazione non classificabili come agroindustria.

Per maggiori informazioni, scarica la scheda del bando.


Staff House Ministero del Turismo: prorogata la data di scadenza

C’è tempo fino al 19 dicembre 2025 per partecipare alla misura nazionale promossa dal Ministero del Turismo “Staff House”, intervento nazionale dedicato al miglioramento del benessere dei lavoratori del comparto turistico-ricettivo attraverso contributi a fondo perduto destinati alle imprese di ogni dimensione. L’agevolazione sostiene progetti compresi tra 500 mila e 5 milioni di euro finalizzati alla riqualificazione, all’ammodernamento o alla realizzazione di alloggi da destinare ai dipendenti, con canoni calmierati almeno del 30% rispetto ai valori medi di mercato. Possono partecipare le imprese iscritte al Registro Imprese con i codici ATECO previsti, operanti nelle sezioni 55, 56, 93 e 96, comprese le attività di ristorazione connesse alle aziende agricole e ittiche, gli stabilimenti balneari e i centri termali, purché in regola con il DURC e con sede legale e operativa in Italia. Sono ammesse anche società inattive, purché dimostrino l’avvio delle opere propedeutiche all’attività. Il contributo, variabile in base alla tipologia di intervento e alla localizzazione, può arrivare fino al 60% per micro e piccole imprese del Mezzogiorno e include anche il sostegno ai canoni di locazione degli alloggi destinati al personale. Le spese finanziabili comprendono opere edilizie e impiantistiche orientate all’efficientamento energetico, alla sostenibilità e alla sicurezza, nonché l’acquisto di impianti, attrezzature e arredi. Le domande potranno essere compilate sulla piattaforma Invitalia dal 17 novembre e inviate dal 21 novembre fino al 19 dicembre 2025.

Per maggiori informazioni, scarica la scheda del bando.


Prorogata data invio domande “DIGIT IMPRESE – Azione 1.1.2”: opportunità di innovazione tecnologica per imprese siciliane

Contributi a fondo perduto per progetti di innovazione tecnologica, digitale e green. Prorogata al 15 dicembre 2025, la data di invio delle domande tramite procedura telematica per il bando DIGIT IMPRESE – Azione 1.1.2” rivolto alle micro, piccole e medie Imprese della Sicilia in forma singola o aggregata, (consorzi, reti d’impresa, società consortili), attive da almeno 12 mesi e con sede in Sicilia.
Le risorse a fondo perduto puntano a rafforzare la competitività, introdurre nuove competenze in azienda, accelerare i processi di digitalizzazione e sostenibilità, migliorare la tutela della proprietà intellettuale e facilitare l’ingresso sui mercati con prodotti e servizi innovativi.
Sono ammissibili programmi di:

Innovazione di prodotti, processi e modelli organizzativi (upgrading tecnologico); accelerazione dei processi di innovazione, riducendo tempi e rischi di adozione di nuove soluzioni; servizi qualificati: tutela della proprietà intellettuale, inserimento di personale altamente qualificato, consulenza per transizione digitale e verde, accesso a infrastrutture di test e sperimentazione, accompagnamento al mercato e certificazioni.

Le agevolazioni prevedono 50% di contributo per brevetti e personale altamente qualificato; 80% di contributo per servizi di consulenza e sostegno all’innovazione, fino a 220.000 € in tre anni. Gli importi complessivi dei progetti possono arrivare fino a 60.000 € per microimprese, 100.000 € per piccole imprese e 150.000 € per medie imprese.
Per approfondimenti, consulta la scheda del bando.

Per una valutazione gratuita, contattaci adesso.


Prorogata data invio domande “DIGIT IMPRESE – Azione 1.2.2”: sostegno alla transizione digitale delle imprese siciliane

A fondo perduto, in Regime di De Minimis e a sostegno della trasformazione digitale.
È pari all’80% l’agevolazione prevista dal bando DIGIT IMPRESE – Azione 1.2.2 rivolto alle imprese siciliane con l’obiettivo di facilitare i processi di innovazione attraverso percorsi di transizione digitale.

La finestra di accesso per partecipare e inoltrare domanda sarà aperta a partire dalle ore 12 del 2 dicembre ed entro la stessa ora del 16 dicembre 2025. La misura sostiene progetti di valore compreso tra 20.000 e 150.000€ e finanzia spese di consulenze specialistiche, software gestionali, piattaforme di e-commerce, sistemi digitali per la logistica, soluzioni avanzate come intelligenza artificiale, blockchain, big data, cloud e cybersecurity, oltre all’acquisto di attrezzature tecnologiche funzionali alla digitalizzazione.

Le imprese possono avvantaggiarsi di un’opportunità concreta per investire in innovazione con un impegno economico ridotto e con un supporto concreto all’adozione di tecnologie di ultima generazione.

Per saperne di più, scarica la scheda di approfondimento.

Per una valutazione gratuita, contattaci adesso.


Nuova data di scadenza per agevolazioni alle imprese nell’Area di Crisi Terni-Narni

Prorogata al 6 marzo 2026 per le micro, piccole e medie imprese la data di scadenza per accedere al bando “UMBRIA FSC 2021-2027 – Area di Crisi Terni-Narni”, finalizzato a rilanciare il tessuto produttivo locale e a promuovere la transizione tecnologica e sostenibile del territorio.

L’agevolazione prevede contributi a fondo perduto per progetti di investimento compresi tra 200.000 euro e 10 milioni di euro, di durata massima di 36 mesi. Le imprese possono presentare iniziative volte alla creazione di nuove unità produttive oppure all’ampliamento e alla riqualificazione di quelle esistenti, introducendo soluzioni innovative di prodotto o di processo, oppure acquisendo stabilimenti che rischierebbero la chiusura senza il sostegno pubblico. Il bando finanzia inoltre interventi dedicati alla tutela ambientale, con l’obiettivo di innalzare gli standard delle attività aziendali in coerenza con i principi europei.

Possono partecipare le MPMI costituite in forma societaria che abbiano una sede o un’unità produttiva attiva nell’Area di Crisi Complessa Terni-Narni, regolarmente iscritta alla Camera di Commercio e con un codice ATECO 2025 tra quelli ammessi dal bando. È richiesto che le imprese siano operative, in contabilità ordinaria e in regola con i requisiti previsti dalla normativa. Sono escluse le attività agricole, commerciali e turistiche.

L’intensità del contributo varia in base alla tipologia di investimento e al regime di aiuto prescelto, con percentuali che possono arrivare fino al 50% per gli investimenti produttivi e fino al 65% per quelli destinati alla tutela ambientale. Tra le spese ammissibili rientrano l’acquisto di terreni e opere edili, macchinari e attrezzature, programmi informatici, beni funzionali alla trasformazione tecnologica secondo il paradigma della Transizione 4.0, oltre alle consulenze specialistiche necessarie alla realizzazione del progetto.

Per approfondimenti e informazioni, consulta la scheda del bando e contattaci subito.


Formazione per la parità di genere: contributi a fondo perduto per imprese pugliesi

C’è tempo fino al 22 novembre 2025 per partecipare all’Avviso pubblico emanato dalla Regione Puglia “Formazione per la Parità di Genere in Azienda”, un’iniziativa che mette a disposizione contributi a fondo perduto per sostenere percorsi formativi destinati alle imprese impegnate a promuovere la cultura della parità e dell’inclusione. L’obiettivo è accompagnare aziende, lavoratrici e lavoratori nella comprensione e nell’applicazione della Prassi di Riferimento UNI PdR 125:2022, lo standard nazionale che rappresenta il punto di partenza per ottenere la certificazione della parità di genere.

L’agevolazione è rivolta alle micro, piccole e medie imprese con sede operativa attiva in Puglia, appartenenti a qualsiasi settore produttivo ammesso dal regime “de minimis”. Restano escluse solo le aziende che operano esclusivamente nei comparti agricolo, forestale, pesca e acquacoltura, a meno che non siano attive anche in altri ambiti e possano garantire una chiara separazione contabile delle attività.

Il contributo copre le spese relative alle attività formative, con importi che variano in base alla dimensione aziendale: fino a 13.792,60 euro per le medie imprese, 7.096,60 euro per le piccole e 5.422,60 euro per le microimprese. Le iniziative saranno attuate da Organismi di Formazione accreditati presso la Regione Puglia per la formazione continua e permanente, che individueranno le imprese interessate a intraprendere il percorso verso la certificazione.

I destinatari finali delle azioni formative sono lavoratrici e lavoratori occupati in unità produttive pugliesi, compresi titolari, amministratori, soci di cooperative e familiari coadiuvanti. Particolare attenzione è rivolta al personale che si occupa della gestione delle risorse umane e ai manager impegnati nei processi di Diversity, Equity and Inclusion, ma la partecipazione è consigliata a tutto il personale per diffondere una cultura condivisa e consapevole sul tema della parità.

Le domande di partecipazione dovranno essere inviate esclusivamente tramite PEC all’indirizzo indicato dalla Regione.

Per approfondimenti scarica la scheda del bando
Per una valutazione gratuita dell’opportunità, contattaci.

Incentivi all’assunzione: nuove opportunità per le imprese campane

La Regione Campania rilancia l’occupazione con un’importante misura a fondo perduto rivolta a imprese di ogni dimensione, lavoratori autonomi e professionisti. L’obiettivo è favorire nuove assunzioni stabili e di qualità, sostenendo al tempo stesso la riduzione del costo del personale.

L’incentivo, attivo fino al 28 aprile 2026, premia le aziende che scelgono di ampliare il proprio organico con contratti a tempo indeterminato o determinato di almeno 12 mesi, anche in apprendistato. Il contributo può arrivare fino a 15.000 euro per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato full time e fino a 6.000 euro per contratti a termine o di apprendistato, con maggiorazioni previste per l’assunzione di donne, persone con disabilità o partecipanti a percorsi formativi finanziati.

Possono partecipare le realtà con sede operativa in Campania, purché in regola con i requisiti previsti dal bando. Sono escluse solo le imprese dei settori agricoltura, acquacoltura e pesca.

Le domande potranno essere presentate attraverso tre finestre temporali: la prima, già chiusa, per le assunzioni effettuate dal 01/10/2024 al 30/04/2025; la seconda per le assunzioni effettuate dal 01/10/2024 al 31/08/2025 sarà attiva dalle ore 0:00 del 20/01/2026 alle ore 23.59 del 03/02/2026, la terza finestra per le assunzioni effettuate dal 01/10/2024 al 31/12/2025 sarà attiva dalle ore 0:00 del 14/04/2026 alle ore 23:59 del 28/04/2026.

Per maggiori informazioni, scarica la scheda del bando.

Per assistenza e valutazione, contattaci.

Autoproduzione di energia da FER: attivo il bando MASE per le imprese del Mezzogiorno

Ridurre i costi energetici, migliorare la propria competitività e contribuire concretamente alla transizione ecologica del Paese: a partire dal 3 dicembre 2025 e fino al 3 marzo 2026 sarà possibile presentare domanda per partecipare al bando “Progetti per l’autoproduzione di energia da FER”, promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e rivolto alle imprese di ogni dimensione con unità produttiva situata nelle regioni del Mezzogiorno. L’iniziativa sostiene la realizzazione di impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici destinati all’autoconsumo, con la possibilità di integrare sistemi di accumulo elettrochimico per lo stoccaggio dell’energia.

L’obiettivo è favorire l’autonomia energetica e la sostenibilità delle imprese, attraverso contributi a fondo perduto che variano dal 28% al 63% a seconda della tipologia di impianto e della dimensione aziendale. Il sostegno potrà aumentare ulteriormente per chi utilizza tecnologie fotovoltaiche innovative o dispone di un sistema di gestione energetica certificato ISO 50001.

Possono partecipare le imprese con sede o unità produttiva localizzata in aree industriali, produttive o artigianali dei Comuni con oltre 5.000 abitanti di Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Sicilia, Molise e Sardegna. I progetti devono riguardare edifici esistenti o strutture pertinenziali e prevedere che l’energia prodotta sia destinata all’autoconsumo.

Le domande potranno essere presentate tramite il portale dedicato.

Per approfondimenti, scarica la scheda del bando

Per assistenza e valutazione, contattaci.

Ripresa Sicilia Plus: prorogata al 28 novembre 2025 la data di scadenza

Prorogata al 28 novembre 2025 la data di scadenza per partecipare al bando Ripresa Sicilia Plus, uno strumento strategico della Regione Siciliana per sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati al trasferimento tecnologico e al rafforzamento della competitività del tessuto produttivo regionale.
Rivolto a MPMI, Mid Cap, grandi Imprese, organismi di ricerca e infrastrutture di innovazione, il bando punta a favorire la collaborazione pubblico-privato per generare soluzioni, prodotti e servizi nuovi o migliorati nei settori chiave della Strategia di Specializzazione Intelligente S3 2021-2027: agroalimentare, economia del mare, energia, scienze della vita, Smart Cities, turismo e ambiente.

Ogni progetto – con un budget tra 1 e 5 milioni di euro e una durata massima di 24 mesi – potrà ottenere un contributo a fondo perduto fino a 2 milioni di euro, con intensità di aiuto che può arrivare all’80% per le micro e piccole imprese e fino al 100% per organismi di ricerca. Ammissibili anche le spese per personale, attrezzature, consulenze, brevetti, comunicazione e disseminazione dei risultati.

Le domande potranno essere presentate fino al 28 novembre 2025.

Per approfondimenti, scarica la scheda del bando.

Per assistenza e valutazione, contattaci.

Ripartono gli sportelli agevolativi Legge 181/89 per le aree di Brindisi e del Salento Leccese

Dopo Termini Imerese, tornano operativi anche gli sportelli agevolativi previsti dalla Legge 181/89 per le aree di Brindisi e provincia e per il PIT 9 Salentino Leccese. Una nuova opportunità per il tessuto produttivo locale che potrà contare su strumenti mirati a sostenere investimenti di rilancio, innovazione e sviluppo sostenibile.

Potranno presentare domanda le imprese di tutte le dimensioni, già attive e costituite in forma di società di capitali, cooperative o consortili, operanti in regime di contabilità ordinaria. Saranno ammesse anche le reti d’impresa, da un minimo di tre a un massimo di sei soggetti. L’investimento minimo richiesto è di 1 milione di euro per le imprese che si candidano in forma singola, mentre per le reti ogni proponente dovrà presentare progetti di importo almeno pari a 400mila euro.

I programmi candidabili potranno riguardare investimenti produttivi e/o per la tutela ambientale, con la possibilità di integrarli con progetti di innovazione organizzativa o di processo, attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e interventi formativi destinati al personale dipendente. Le iniziative dovranno contribuire al rafforzamento dell’economia locale e delineare percorsi di crescita sostenibile. Saranno inoltre ammissibili programmi occupazionali finalizzati al mantenimento o all’incremento degli addetti nelle unità produttive interessate.

Le attività economiche oggetto di agevolazione comprendono il settore manifatturiero, la produzione di energia (con alcune limitazioni), i servizi alle imprese, le attività turistiche orientate al miglioramento dell’offerta ricettiva e l’estrazione di minerali da cave e miniere, ad eccezione delle miniere di carbone non competitive di cui alla decisione 2010/787/UE del Consiglio.

Gli interventi interesseranno un ampio numero di Comuni delle province di Lecce e Brindisi. In particolare, per il Salento Leccese le agevolazioni copriranno i territori di Acquarica del Capo, Alessano, Alezio, Alliste, Andrano, Aradeo, Bagnolo del Salento, Botrugno, Calimera, Cannole, Casarano, Castrignano de’ Greci, Castrignano del Capo, Castro, Collepasso, Corigliano d’Otranto, Corsano, Cursi, Diso, Gagliano del Capo, Galatone, Gallipoli, Giuggianello, Giurdignano, Maglie, Martano, Martignano, Matino, Melissano, Melpignano, Miggiano, Minervino di Lecce, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Muro Leccese, Nardò, Neviano, Nociglia, Ortelle, Otranto, Palmariggi, Parabita, Patù, Poggiardo, Porto Cesareo, Presicce, Racale, Ruffano, Salve, San Cassiano, Sanarica, Sannicola, Santa Cesarea Terme, Scorrano, Seclì, Soleto, Specchia, Spongano, Sternatia, Supersano, Surano, Taurisano, Taviano, Tiggiano, Tricase, Tuglie, Ugento, Uggiano la Chiesa e Zollino.

Per la provincia di Brindisi, potranno accedere alle agevolazioni i Comuni di Brindisi, Carovigno, Ceglie Messapica, Cellino San Marco, Cisternino, Erchie, Fasano, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, Oria, Ostuni, San Donaci, San Michele Salentino, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni, Torchiarolo, Torre Santa Susanna e Villa Castelli.

Le domande di agevolazione potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 13 novembre 2025 fino alle ore 12:00 del 29 gennaio 2026. La procedura, a graduatoria, sarà gestita da Invitalia S.p.A., che curerà l’intero iter di selezione e valutazione dei progetti.

Per approfondimenti, scarica la scheda del bando.

In arrivo contributi per accrescere competenze su transizione digitale, tecnologica, verde

Sostegno dello sviluppo di competenze specialistiche delle PMI del Mezzogiorno: é in fase di attivazione una nuova misura che prevede un contributo a fondo perduto destinato alle micro, piccole e medie imprese con sede operativa in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’intervento finanzia progetti di formazione mirati a potenziare le competenze dei dipendenti nelle aree strategiche per la transizione digitale, tecnologica e verde, con importi compresi tra 10.000 e 60.000 euro. Le attività formative dovranno essere realizzate da soggetti qualificati con comprovata esperienza nelle tematiche della digitalizzazione, della transizione ecologica o della Strategia nazionale di specializzazione intelligente. Una quota del 40% delle risorse sarà riservata alle imprese delle filiere automotive, moda, tessile e arredamento.

L’agevolazione, concessa in regime “de minimis”, copre fino al 50% delle spese ammissibili, con una maggiorazione fino al 70% per i progetti integrati sovraregionali. Tra i costi ammessi rientrano quelli relativi ai formatori, ai partecipanti, ai materiali didattici, ai viaggi e ai servizi di consulenza collegati alla formazione. La misura sarà gestita tramite procedura a graduatoria, in attesa del provvedimento di apertura ufficiale.

Per approfondimenti, scarica la scheda del bando.

Nuovo Avviso Pubblico PO FESR Sicilia: Riqualificazione energetica delle imprese

C’è tempo dal 16 dicembre 2025 al 21 gennaio 2026 per partecipare al bando regionale “Riqualificazione Energetica delle Imprese Sicilia”, misura di sostegno rivolta alle micro, piccole e medie imprese che intendono migliorare l’efficienza energetica dei propri cicli produttivi o degli immobili aziendali. L’iniziativa prevede contributi a fondo perduto fino al 60% delle spese ammissibili, con l’obiettivo di favorire la transizione verso modelli produttivi più sostenibili e competitivi.

Il bando finanzia progetti di investimento compresi tra 50.000 e 500.000 euro, finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO₂ di almeno il 30%. Sono ammesse operazioni di efficientamento degli edifici, sostituzione di impianti e macchinari con soluzioni più performanti, installazione di sistemi di monitoraggio e controllo dei consumi, nonché interventi per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, come impianti fotovoltaici, minieolici, geotermici o a biomassa.

Possono partecipare alla misura le imprese con sede operativa in Sicilia, costituite e attive da almeno tre anni, sia in forma singola che aggregata. Restano escluse le imprese operanti nei settori agricolo primario, pesca e acquacoltura.

Le agevolazioni saranno concesse in conto capitale secondo due regimi alternativi: de minimis, con una copertura fino al 60% e un limite massimo di 300.000 euro, oppure GBER, che prevede una percentuale del 60% per micro e piccole imprese e del 50% per le medie imprese. Le spese ammissibili comprendono l’acquisto e la messa in opera di impianti, attrezzature e software dedicati alla gestione energetica, nonché le spese tecniche relative a diagnosi, progettazione e certificazione energetica.

Per approfondimenti, scarica la scheda del bando.
Per una verifica gratuita dei requisiti di ammissibilità, contattaci adesso.

Accordi per l’Innovazione: presto al via i nuovi incentivi per la ricerca e lo sviluppo tecnologico

In arrivo i nuovi Accordi per l’Innovazione, l’iniziativa nazionale promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale ad alto impatto tecnologico. L’obiettivo è favorire la crescita competitiva delle imprese italiane e stimolare percorsi di collaborazione tra aziende e mondo della ricerca, in linea con le priorità europee sull’innovazione e la transizione digitale.

La misura si rivolge a imprese di ogni dimensione, centri e organismi di ricerca che intendano realizzare progetti di valore compreso tra 5 e 40 milioni di euro, della durata tra 18 e 36 mesi. Gli interventi dovranno puntare alla creazione di nuovi prodotti, processi o servizi, oppure al miglioramento significativo di quelli esistenti, attraverso l’applicazione di tecnologie abilitanti fondamentali come intelligenza artificiale, nanotecnologie, fotonica, materiali avanzati, sistemi di produzione evoluti e sicurezza digitale.

Gli Accordi per l’Innovazione finanzieranno le spese legate al personale tecnico e di ricerca, alle attrezzature e ai materiali di nuova fabbricazione, ai servizi di consulenza e licenze, oltre ai costi generali connessi al progetto. Le agevolazioni saranno erogate sotto forma di contributo a fondo perduto, con intensità variabili in base alla dimensione aziendale, e potranno essere integrate da un finanziamento agevolato. È prevista una premialità per i progetti sviluppati in collaborazione con organismi di ricerca o localizzati nelle regioni meno sviluppate.

Le domande saranno valutate attraverso una procedura negoziale, mentre un decreto ministeriale di prossima pubblicazione definirà le modalità operative e i termini per la presentazione delle istanze.

Per maggiori informazioni scarica la scheda del bando.
Contattaci
per ricevere un’analisi preliminare gratuita e prepararti in tempo all’apertura del bando.

“La Fatica”: nuove opportunità per imprese e lavoratori nell’area metropolitana di Bari

“La Fatica Città Metropolitana di Bari” è la misura del Comune di Bari che punta a favorire l’inserimento e il reinserimento lavorativo di persone fuoriuscite dal mercato del lavoro o con minori opportunità di accesso. L’iniziativa è rivolta alle imprese già costituite con sede legale o operativa in uno dei Comuni dell’area metropolitana, offrendo un sostegno concreto per attivare percorsi di formazione e crescita condivisa.

Attraverso “La Fatica”, le imprese possono ospitare tirocini extracurriculari di sei mesi per un impegno settimanale di 25 ore, con un’indennità mensile di 800 euro riconosciuta ai tirocinanti e un rimborso spese fino a 300 euro per ciascun tirocinio. Oltre a ciò, il programma prevede doti di apprendimento fino a 1.000 euro per percorsi formativi personalizzati, finalizzati all’acquisizione di nuove competenze o titoli abilitanti.

L’obiettivo è duplice: sostenere le imprese che vogliono investire nel capitale umano e offrire a cittadini e cittadine – in particolare alle donne over 35 e agli uomini over 45 residenti a Bari – la possibilità di rientrare nel mondo del lavoro con strumenti concreti e aggiornati.

Il bando copre anche le spese legate alla sicurezza, alle assicurazioni e ai materiali necessari per la realizzazione delle attività, garantendo così un percorso formativo completo e sicuro. Le domande possono essere inviate via PEC al Comune di Bari fino all’esaurimento delle risorse disponibili.

Per maggiori informazioni, scarica la scheda del bando e contattaci subito per avere un consulente dedicato che ti affiancherà anche nella fase di formazione.

 Trasformazioni Taranto JTF: contributi a fondo perduto fino al 50%

Ai nastri di partenza “Trasformazioni Taranto JTF”, il bando regionale pensato per sostenere l’innovazione e la trasformazione digitale delle micro, piccole e medie imprese del territorio tarantino. L’iniziativa, attualmente attiva fino a esaurimento delle risorse, mette a disposizione un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili per progetti in grado di rafforzare la competitività delle imprese e accompagnarle verso modelli produttivi più moderni e sostenibili.

Possono partecipare le imprese con sede attiva o da attivare in provincia di Taranto, che operano nei settori della manifattura – compresa l’agroindustria –, dei servizi, del turismo, del commercio e dell’istruzione. La partecipazione è consentita sia in forma singola sia aggregata, attraverso associazioni temporanee di scopo, contratti di rete, consorzi o società consortili. Anche i liberi professionisti possono accedere alle agevolazioni, purché rispettino i requisiti richiesti.

Il contributo è pari al 45% della spesa riconosciuta come ammissibile, con la possibilità di arrivare al 50% per i progetti che favoriscono l’occupazione giovanile e femminile e che promuovono lavoro di qualità. Le imprese possono presentare interventi articolati su un massimo di quattro servizi, di cui almeno uno appartenente alla cosiddetta “Linea A”, dedicata al sostegno dell’innovazione attraverso servizi di consulenza. Le azioni finanziabili in questo ambito spaziano dalla manifattura additiva e dalle tecnologie avanzate, alla progettazione e prototipazione, passando per l’innovazione guidata dal design, lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi e l’adozione di sistemi di gestione energetica. La “Linea B” è invece orientata all’innovazione dei processi e dell’organizzazione aziendale e comprende interventi legati alla digitalizzazione della produzione, alla modernizzazione dei processi gestionali, alla supply chain, all’e-commerce, alla sicurezza informatica e all’analisi del ciclo di vita dei prodotti per ridurne l’impatto ambientale.

I progetti possono avere un valore compreso tra 10.000 e 360.000 euro nel caso di singole imprese, mentre per i raggruppamenti l’importo massimo ammissibile sale a 540.000 euro. Le spese finanziabili includono, tra le altre, i costi per servizi di consulenza, l’ottenimento e la tutela di brevetti, il personale tecnico impiegato nelle unità produttive della provincia di Taranto, l’acquisto di attrezzature e strumentazioni, materiali e forniture, nonché le spese generali connesse alle attività di progetto.

Le domande potranno essere presentate esclusivamente tramite il portale regionale a partire dalle ore 14:00 del 27 ottobre 2025 e fino alle ore 14:00 del 31 dicembre 2026, salvo esaurimento delle risorse disponibili. Partecipare a “Trasformazioni Taranto JTF” rappresenta un’occasione concreta per intraprendere un percorso di crescita e innovazione, investendo su processi più efficienti, tecnologie avanzate e nuovi modelli organizzativi.

Per approfondimenti, scarica la scheda del bando.

Brevetti, Marchi e Disegni. Anche nel 2025, l’appuntamento autunnale con la valorizzazione della proprietà intellettuale 

In corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale i decreti che rendo operative, per l’annualità 2025, le misure Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ per la concessione delle agevolazioni per la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale delle micro, piccole e medie imprese. 

Ammontano a 32 milioni di euro le risorse in favore dei tre interventi, di cui 20 milioni per Brevetti+, 10 milioni per Disegni+ e 2 milioni per Marchi+

Le domande di contributo potranno essere presentate a partire dal: 

  • 20 novembre 2025 per Brevetti+ 
  • 4 dicembre 2025 per Marchi+ 
  • 18 dicembre 2025 per Disegni+ 

Brevetti+ favorisce lo sviluppo di una strategia brevettuale e l’accrescimento della competitività delle micro, piccole e medie imprese, attraverso la concessione di incentivi per l’acquisto di servizi specialistici connessi alla valorizzazione economica dei brevetti in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato. 

Disegni+ ha come obiettivo la valorizzazione dei disegni e dei modelli delle PMI attraverso la concessione di agevolazioni nella forma di contributo in conto capitale. 

Marchi+ intende supportare le imprese di micro, piccola e media dimensione nella tutela dei marchi all’estero mediante contributi in conto capitale, attraverso le seguenti misure agevolative: 

  • Misura A – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione europea presso EUIPO (Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici esterni; 
  • Misura B – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici esterni. 

Per approfondimenti, scarica la scheda di interesse:
Bando Marchi+
Bando Disegni+
Bando Brevetti+

Legge 181/89: dal 30/10/2025 attivo sportello per area di crisi Termini Imerese

Dalle 12.00 del 30/10/2025 e sino alla stessa ora del 15/01/2026, sarà attivo lo sportello dedicato all’attuazione della Legge 181/89 nell’area di crisi complessa di Termini Imerese.
Con Circolare del 22/09/25, il MIMIT ha riattivato la procedura a graduatoria destinata alle imprese di tutte le dimensioni che operano o intendono operare nell’area al fine di sviluppare:

a. Programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o innovazione di processo, progetti di ricerca e/o di sviluppo sperimentale e da progetti per la formazione del personale, in grado di sostenere l’economia locale e tracciare traiettorie di sviluppo sostenibile;

b. programmi occupazionali volti al mantenimento o all’incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.

Potranno essere realizzati interventi nei seguenti settori di attività:

– Estrazione di minerali da cave e miniere, con esclusione delle miniere di carbone non competitive.
– Attività manifatturiere ad esclusione di Siderurgia, Settore della lignite, Settore della banda larga.
– Produzione di energia (sono ammissibili le attività economiche limitatamente ai codici 35.11 produzione di energia elettrica da fonti non rinnovabili, 35.12 produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, 35.21 produzione di gas e 35.30 fornitura di vapore e aria condizionata).
– Fornitura di servizi alle imprese (ammissibili alcuni codici ATECO, secondo le previsioni della misura, come per esempio lavanderie industriali, attività dei call center, ricerca scientifica e sviluppo, attività di telecomunicazioni fisse, mobili e satellitari).
– Attività turistico – ricettive di cui ai codici ATECO 55 (con esclusione del codice 55.4) e 96.23.

Per tutti gli ulteriori dettagli fare riferimento alla scheda del bando.

Per approfondimenti e informazioni, contattaci adesso.


Lazio e Piceno: in arrivo il bando “Contrasto alla Deindustrializzazione”

È in fase di attivazione il bando “Contrasto alla Deindustrializzazione”, un’importante misura a fondo perduto pensata per contrastare fenomeni di deindustrializzazione nelle aree del Consorzio industriale del Lazio e del Consorzio per lo sviluppo industriale Piceno Consind.
L’agevolazione, in regime De Minimis, mira a sostenere il rilancio e la competitività attraverso investimenti destinati al potenziamento o alla riqualificazione di insediamenti produttivi già esistenti, così come alla nascita di nuove unità produttive.

Le imprese manifatturiere potranno candidare programmi di intervento che spaziano dalla ristrutturazione e realizzazione degli immobili produttivi, all’ammodernamento e ampliamento delle attività industriali con l’introduzione di innovazioni tecnologiche e processi di digitalizzazione, fino agli investimenti immateriali e alla conversione di attività a forte impatto ambientale verso modelli più sostenibili ed efficienti.

Il bando si rivolge alle aziende già insediate o che intendono insediarsi nelle aree dei consorzi industriali del Lazio e del Piceno Consind. Per accedere è necessario essere regolarmente costituiti e iscritti al Registro delle Imprese, oltre a risultare in regolare operatività economica. Le agevolazioni verranno concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, secondo percentuali che saranno definite dall’apposito provvedimento attuativo. Sono ammissibili le spese sostenute dall’8 maggio 2024 al 31 dicembre 2028 relative a macchinari, impianti, attrezzature, arredi, beni immateriali, opere murarie e impiantistiche funzionali agli investimenti.

Le domande potranno essere presentate a sportello a partire dalla data che sarà resa nota con la pubblicazione del provvedimento attuativo. Si tratta dunque di un’occasione concreta per le imprese che intendono rafforzare la propria presenza sul territorio, innovare i processi produttivi e orientarsi verso la sostenibilità ambientale ed economica.

Per maggiori informazioni e approfondimenti scarica la scheda del bando.


Legge 181/89 Aree di crisi industriale

Nuove indicazioni per l’accesso alle agevolazioni

Con la circolare n. 2006 del 5 settembre 2025, il Ministero ha introdotto aggiornamenti per la presentazione delle domande e l’attuazione degli interventi previsti dalla Legge 181/89, lo strumento nazionale che sostiene le imprese le imprese di tutte le dimensioni con agevolazioni a fondo perduto e finanziamenti agevolati per investimenti nelle Aree di Crisi Industriale definite dal Ministero. L’incentivo è rivolto a società di capitali, cooperative, consorzi e reti d’impresa che intendono sviluppare progetti di almeno 1 milione di euro, da realizzare entro 36 mesi.

Sono finanziabili:

  • programmi di investimento produttivo e di tutela ambientale,
  • progetti di innovazione di processo e organizzazione,
  • attività di formazione del personale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

Le agevolazioni possono arrivare fino al 70% per le imprese del Mezzogiorno, con percentuali variabili in base alla tipologia di intervento.

La circolare del 5 settembre 2025 si applica alle domande presentate successivamente alla data della sua adozione (5 settembre 2025), mentre per le domande già presentate resta ferma l’applicazione delle disposizioni recate dalla circolare direttoriale n. 237343 del 16 giugno 2022 e ss.mm.ii.

Le domande vanno presentate online sul portale di Invitalia, secondo le modalità indicate per ciascuna area di crisi.
Il nostro team affianca le imprese in ogni fase: dalla verifica dei requisiti alla predisposizione del progetto, fino alla rendicontazione finale.
Per approfondire e consultare le aree di crisi definite dal Ministero, scarica la scheda del bando e contattaci.


Nuove linee di indirizzo per la valorizzazione del patrimonio culturale

Pubblicate le Linee di indirizzo per la selezione di “Proposte progettuali finalizzate alla valorizzazione del patrimonio culturale e alla innovazione nei luoghi di cultura pubblici non statali”, misura di prossima attivazione destinata a Enti locali (Comuni, Province, Città Metropolitane), ASP (Aziende di Servizi alla Persona), gli Istituti di cultura pubblici, qualificabili come soggetti pubblici ed enti proprietari di luoghi della cultura pubblici non statali o come enti che hanno la disponibilità di beni culturali, destinati stabilmente alla fruizione culturale pubblica e che possano dimostrare alla data di presentazione della domanda la piena disponibilità del bene anche in caso di beni demaniali, di beni di proprietà di Enti Ecclesiastici e di altri Enti e Organizzazioni di diritto privato, per effetto di specifici accordi formali.

Le tipologie di intervento ammissibili sono:

1. Investimenti per il recupero e la rifunzionalizzazione del patrimonio culturale pubblico da destinare a luoghi di cultura di interesse pubblico, attrattori culturali e turistici, attivatori di innovazione sociale e culturale e di produzioni artistiche e creative, ai fini di una loro immediata fruibilità;

2. Investimenti per l’accessibilità dei patrimoni culturali e dei luoghi di cultura, sia rispetto all’utenza con disabilità fisica sensoriale o cognitiva, sia rispetto alla necessità di ampliare e diversificare i target di pubblico, incrementando l’accesso a contenuti culturali e la partecipazione culturale con una attenzione specifica all’ampliamento verso le fasce più deboli e vulnerabili della popolazione.

Ogni singola proposta progettuale candidata a valere sull’Avviso dovrà interessare due o più tra le tipologie di azioni di seguito indicate:

a. Ristrutturazione edilizia;
b. Restauro;
c. Accessibilità;
d. Officine di Storia e Arte;
e. Allestimenti;
f. Re-Design dei servizi

Il costo totale di ciascuna proposta progettuale, rappresentato dall’entità del contributo pubblico e dall’eventuale quota di risorse aggiuntive stanziate dal Soggetto proponente in termini di cofinanziamento delle spese ammissibili, non potrà essere inferiore ad € 300.000.

L’entità del contributo massimo concedibile per ciascuna proposta progettuale, a copertura delle spese ammissibili, non potrà superare l’importo di € 3.000.000.

La pubblicazione dell’Avviso è prevista entro il mese di settembre 2025.
Per una valutazione preliminare o maggiori informazioni, contattaci adesso.


Trasformazioni JTF Taranto: in arrivo il bando per le imprese del territorio tarantino

La Regione Puglia ha approvato i criteri per Trasformazioni JTF Taranto, il nuovo avviso a sostegno delle micro, piccole e medie imprese (MPMI) della provincia di Taranto, presto disponibile.
L’iniziativa finanzierà progetti di innovazione nei settori della sostenibilità, transizione energetica, tecnologie avanzate, imprese culturali e creative, mitilicoltura, attraverso due linee di intervento:

A. Servizi di consulenza per l’innovazione delle PMI
B. Servizi e tecnologie per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione aziendale.

I progetti dovranno essere coerenti con le aree prioritarie della S3 regionale (manifattura sostenibile, salute, comunità digitali e creative) e con i tre temi unificanti: transizione sostenibile e circolare, resilienza dei territori, salute e benessere della società.
Possono partecipare MPMI singole o in forma aggregata (ATS, reti, consorzi, società consortili). Liberi professionisti iscritti ad albi o ordini.

Agevolazioni:
Contributo pari al 45% delle spese ammissibili, fino a 360.000 € per progetti singoli e 540.000 € per raggruppamenti.
Possibile maggiorazione del 5% per iniziative che favoriscono l’occupazione giovanile e femminile.

Investimento minimo: 10.000 €.
Per approfondimenti e valutazioni preliminari su investimenti nell’area tarantina, contattaci adesso.


Fondo per la Transizione Industriale: nuove opportunità per le imprese italiane

È ufficialmente attivo il Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale – PNRR, una misura che punta a supportare le imprese italiane di ogni dimensione nei loro investimenti produttivi, con l’obiettivo esclusivo di migliorare la sostenibilità ambientale dei processi aziendali.

L’intervento rappresenta un’occasione strategica per tutte le aziende del settore manifatturiero (ATECO 2007 – sezione C), che intendono intraprendere percorsi di innovazione orientati alla tutela dell’ambiente. In particolare, sono finanziati programmi di investimento volti a:

  • aumentare l’efficienza energetica dei processi produttivi;
  • promuovere l’uso efficiente delle risorse, anche attraverso riuso, riciclo e utilizzo di materie prime riciclate.

Lo strumento agevolativo prevede un contributo a fondo perduto fino al 65% delle spese ammissibili, in base a dimensione aziendale, localizzazione e tipologia degli interventi per progetti di investimento di importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro.

Sono ammesse spese per impianti e attrezzature nuove, software, brevetti, know-how e formazione del personale, a sostegno di una transizione Green completa e strutturata.

Per approfondimenti, scarica la scheda del bando. Per maggiori informazioni, contattaci.

Brevetti+, Disegni+ e Marchi+: apertura dei bandi a 30 giorni dalla pubblicazione del decreto su GU

Con decreto ministeriale del 6 agosto 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 agosto 2025, la direzione generale per gli incentivi alle imprese informa che l’apertura degli sportelli per Brevetti+, Marchi+ e Disegni+ è previsto entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto ministeriale per la programmazione dei fondi. Ammontano a 20 milioni di euro le risorse finanziarie disponibili per il bando Brevetti +, 10 milioni di euro per Disegni + e 2 milioni di euro per Marchi +, le misure a sostegno della proprietà intellettuale, in termini di valorizzazione e tutela, destinate alle MPMI su tutto il territorio nazionale.

Per maggiori informazioni e approfondimenti, contattaci.