Ripartono gli sportelli agevolativi Legge 181/89 per le aree di Brindisi e del Salento Leccese

Dopo Termini Imerese, tornano operativi anche gli sportelli agevolativi previsti dalla Legge 181/89 per le aree di Brindisi e provincia e per il PIT 9 Salentino Leccese. Una nuova opportunità per il tessuto produttivo locale che potrà contare su strumenti mirati a sostenere investimenti di rilancio, innovazione e sviluppo sostenibile.

Potranno presentare domanda le imprese di tutte le dimensioni, già attive e costituite in forma di società di capitali, cooperative o consortili, operanti in regime di contabilità ordinaria. Saranno ammesse anche le reti d’impresa, da un minimo di tre a un massimo di sei soggetti. L’investimento minimo richiesto è di 1 milione di euro per le imprese che si candidano in forma singola, mentre per le reti ogni proponente dovrà presentare progetti di importo almeno pari a 400mila euro.

I programmi candidabili potranno riguardare investimenti produttivi e/o per la tutela ambientale, con la possibilità di integrarli con progetti di innovazione organizzativa o di processo, attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e interventi formativi destinati al personale dipendente. Le iniziative dovranno contribuire al rafforzamento dell’economia locale e delineare percorsi di crescita sostenibile. Saranno inoltre ammissibili programmi occupazionali finalizzati al mantenimento o all’incremento degli addetti nelle unità produttive interessate.

Le attività economiche oggetto di agevolazione comprendono il settore manifatturiero, la produzione di energia (con alcune limitazioni), i servizi alle imprese, le attività turistiche orientate al miglioramento dell’offerta ricettiva e l’estrazione di minerali da cave e miniere, ad eccezione delle miniere di carbone non competitive di cui alla decisione 2010/787/UE del Consiglio.

Gli interventi interesseranno un ampio numero di Comuni delle province di Lecce e Brindisi. In particolare, per il Salento Leccese le agevolazioni copriranno i territori di Acquarica del Capo, Alessano, Alezio, Alliste, Andrano, Aradeo, Bagnolo del Salento, Botrugno, Calimera, Cannole, Casarano, Castrignano de’ Greci, Castrignano del Capo, Castro, Collepasso, Corigliano d’Otranto, Corsano, Cursi, Diso, Gagliano del Capo, Galatone, Gallipoli, Giuggianello, Giurdignano, Maglie, Martano, Martignano, Matino, Melissano, Melpignano, Miggiano, Minervino di Lecce, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Muro Leccese, Nardò, Neviano, Nociglia, Ortelle, Otranto, Palmariggi, Parabita, Patù, Poggiardo, Porto Cesareo, Presicce, Racale, Ruffano, Salve, San Cassiano, Sanarica, Sannicola, Santa Cesarea Terme, Scorrano, Seclì, Soleto, Specchia, Spongano, Sternatia, Supersano, Surano, Taurisano, Taviano, Tiggiano, Tricase, Tuglie, Ugento, Uggiano la Chiesa e Zollino.

Per la provincia di Brindisi, potranno accedere alle agevolazioni i Comuni di Brindisi, Carovigno, Ceglie Messapica, Cellino San Marco, Cisternino, Erchie, Fasano, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, Oria, Ostuni, San Donaci, San Michele Salentino, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni, Torchiarolo, Torre Santa Susanna e Villa Castelli.

Le domande di agevolazione potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 13 novembre 2025 fino alle ore 12:00 del 29 gennaio 2026. La procedura, a graduatoria, sarà gestita da Invitalia S.p.A., che curerà l’intero iter di selezione e valutazione dei progetti.

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In arrivo contributi per accrescere competenze su transizione digitale, tecnologica, verde

Sostegno dello sviluppo di competenze specialistiche delle PMI del Mezzogiorno: é in fase di attivazione una nuova misura che prevede un contributo a fondo perduto destinato alle micro, piccole e medie imprese con sede operativa in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’intervento finanzia progetti di formazione mirati a potenziare le competenze dei dipendenti nelle aree strategiche per la transizione digitale, tecnologica e verde, con importi compresi tra 10.000 e 60.000 euro. Le attività formative dovranno essere realizzate da soggetti qualificati con comprovata esperienza nelle tematiche della digitalizzazione, della transizione ecologica o della Strategia nazionale di specializzazione intelligente. Una quota del 40% delle risorse sarà riservata alle imprese delle filiere automotive, moda, tessile e arredamento.

L’agevolazione, concessa in regime “de minimis”, copre fino al 50% delle spese ammissibili, con una maggiorazione fino al 70% per i progetti integrati sovraregionali. Tra i costi ammessi rientrano quelli relativi ai formatori, ai partecipanti, ai materiali didattici, ai viaggi e ai servizi di consulenza collegati alla formazione. La misura sarà gestita tramite procedura a graduatoria, in attesa del provvedimento di apertura ufficiale.

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Nuovo Avviso Pubblico PO FESR Sicilia: Riqualificazione energetica delle imprese

C’è tempo dal 16 dicembre 2025 al 21 gennaio 2026 per partecipare al bando regionale “Riqualificazione Energetica delle Imprese Sicilia”, misura di sostegno rivolta alle micro, piccole e medie imprese che intendono migliorare l’efficienza energetica dei propri cicli produttivi o degli immobili aziendali. L’iniziativa prevede contributi a fondo perduto fino al 60% delle spese ammissibili, con l’obiettivo di favorire la transizione verso modelli produttivi più sostenibili e competitivi.

Il bando finanzia progetti di investimento compresi tra 50.000 e 500.000 euro, finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO₂ di almeno il 30%. Sono ammesse operazioni di efficientamento degli edifici, sostituzione di impianti e macchinari con soluzioni più performanti, installazione di sistemi di monitoraggio e controllo dei consumi, nonché interventi per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, come impianti fotovoltaici, minieolici, geotermici o a biomassa.

Possono partecipare alla misura le imprese con sede operativa in Sicilia, costituite e attive da almeno tre anni, sia in forma singola che aggregata. Restano escluse le imprese operanti nei settori agricolo primario, pesca e acquacoltura.

Le agevolazioni saranno concesse in conto capitale secondo due regimi alternativi: de minimis, con una copertura fino al 60% e un limite massimo di 300.000 euro, oppure GBER, che prevede una percentuale del 60% per micro e piccole imprese e del 50% per le medie imprese. Le spese ammissibili comprendono l’acquisto e la messa in opera di impianti, attrezzature e software dedicati alla gestione energetica, nonché le spese tecniche relative a diagnosi, progettazione e certificazione energetica.

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Accordi per l’Innovazione: presto al via i nuovi incentivi per la ricerca e lo sviluppo tecnologico

In arrivo i nuovi Accordi per l’Innovazione, l’iniziativa nazionale promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale ad alto impatto tecnologico. L’obiettivo è favorire la crescita competitiva delle imprese italiane e stimolare percorsi di collaborazione tra aziende e mondo della ricerca, in linea con le priorità europee sull’innovazione e la transizione digitale.

La misura si rivolge a imprese di ogni dimensione, centri e organismi di ricerca che intendano realizzare progetti di valore compreso tra 5 e 40 milioni di euro, della durata tra 18 e 36 mesi. Gli interventi dovranno puntare alla creazione di nuovi prodotti, processi o servizi, oppure al miglioramento significativo di quelli esistenti, attraverso l’applicazione di tecnologie abilitanti fondamentali come intelligenza artificiale, nanotecnologie, fotonica, materiali avanzati, sistemi di produzione evoluti e sicurezza digitale.

Gli Accordi per l’Innovazione finanzieranno le spese legate al personale tecnico e di ricerca, alle attrezzature e ai materiali di nuova fabbricazione, ai servizi di consulenza e licenze, oltre ai costi generali connessi al progetto. Le agevolazioni saranno erogate sotto forma di contributo a fondo perduto, con intensità variabili in base alla dimensione aziendale, e potranno essere integrate da un finanziamento agevolato. È prevista una premialità per i progetti sviluppati in collaborazione con organismi di ricerca o localizzati nelle regioni meno sviluppate.

Le domande saranno valutate attraverso una procedura negoziale, mentre un decreto ministeriale di prossima pubblicazione definirà le modalità operative e i termini per la presentazione delle istanze.

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“La Fatica”: nuove opportunità per imprese e lavoratori nell’area metropolitana di Bari

“La Fatica Città Metropolitana di Bari” è la misura del Comune di Bari che punta a favorire l’inserimento e il reinserimento lavorativo di persone fuoriuscite dal mercato del lavoro o con minori opportunità di accesso. L’iniziativa è rivolta alle imprese già costituite con sede legale o operativa in uno dei Comuni dell’area metropolitana, offrendo un sostegno concreto per attivare percorsi di formazione e crescita condivisa.

Attraverso “La Fatica”, le imprese possono ospitare tirocini extracurriculari di sei mesi per un impegno settimanale di 25 ore, con un’indennità mensile di 800 euro riconosciuta ai tirocinanti e un rimborso spese fino a 300 euro per ciascun tirocinio. Oltre a ciò, il programma prevede doti di apprendimento fino a 1.000 euro per percorsi formativi personalizzati, finalizzati all’acquisizione di nuove competenze o titoli abilitanti.

L’obiettivo è duplice: sostenere le imprese che vogliono investire nel capitale umano e offrire a cittadini e cittadine – in particolare alle donne over 35 e agli uomini over 45 residenti a Bari – la possibilità di rientrare nel mondo del lavoro con strumenti concreti e aggiornati.

Il bando copre anche le spese legate alla sicurezza, alle assicurazioni e ai materiali necessari per la realizzazione delle attività, garantendo così un percorso formativo completo e sicuro. Le domande possono essere inviate via PEC al Comune di Bari fino all’esaurimento delle risorse disponibili.

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Turismo Sicilia: prorogata la data di scadenza del bando da 135 milioni di euro

C’è tempo fino al 14 novembre 2025 per partecipare all’avviso pubblico emanato dalla Regione Sicilia nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 20212027, destinato a rafforzare l’accoglienza turistica con una dotazione di 135 milioni di euro per agevolare, a fondo perduto, le micro, piccole, medie e grandi imprese – dagli alberghi ai B&B, campeggi, rifugi, case vacanza, ostelli, etc.

Sono concessi contributi da 50.000€ fino a 3,5milioni per singola impresa e gli interventi ammessi riguardano ristrutturazione, ammodernamento o riattivazione di strutture esistenti; realizzazione o riconversione di immobili in strutture turistico ricettive; recupero di immobili o interventi funzionali sulle strutture. 

Gli interventi devono rispettare le normative urbanistiche e ambientali, senza consumare nuovo suolo né aumentare la cubatura. I termini di realizzazione sono di 24 mesi dalla concessione del contributo.  

Un’opportunità importante per le imprese turistiche siciliane che desiderano investire in qualità, sostenibilità e innovazione dell’offerta. 

Per approfondimenti, leggi la scheda del bando e consulta un esperto di AR Consulenza Bari

 Trasformazioni Taranto JTF: contributi a fondo perduto fino al 50%

Ai nastri di partenza “Trasformazioni Taranto JTF”, il bando regionale pensato per sostenere l’innovazione e la trasformazione digitale delle micro, piccole e medie imprese del territorio tarantino. L’iniziativa, attualmente attiva fino a esaurimento delle risorse, mette a disposizione un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili per progetti in grado di rafforzare la competitività delle imprese e accompagnarle verso modelli produttivi più moderni e sostenibili.

Possono partecipare le imprese con sede attiva o da attivare in provincia di Taranto, che operano nei settori della manifattura – compresa l’agroindustria –, dei servizi, del turismo, del commercio e dell’istruzione. La partecipazione è consentita sia in forma singola sia aggregata, attraverso associazioni temporanee di scopo, contratti di rete, consorzi o società consortili. Anche i liberi professionisti possono accedere alle agevolazioni, purché rispettino i requisiti richiesti.

Il contributo è pari al 45% della spesa riconosciuta come ammissibile, con la possibilità di arrivare al 50% per i progetti che favoriscono l’occupazione giovanile e femminile e che promuovono lavoro di qualità. Le imprese possono presentare interventi articolati su un massimo di quattro servizi, di cui almeno uno appartenente alla cosiddetta “Linea A”, dedicata al sostegno dell’innovazione attraverso servizi di consulenza. Le azioni finanziabili in questo ambito spaziano dalla manifattura additiva e dalle tecnologie avanzate, alla progettazione e prototipazione, passando per l’innovazione guidata dal design, lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi e l’adozione di sistemi di gestione energetica. La “Linea B” è invece orientata all’innovazione dei processi e dell’organizzazione aziendale e comprende interventi legati alla digitalizzazione della produzione, alla modernizzazione dei processi gestionali, alla supply chain, all’e-commerce, alla sicurezza informatica e all’analisi del ciclo di vita dei prodotti per ridurne l’impatto ambientale.

I progetti possono avere un valore compreso tra 10.000 e 360.000 euro nel caso di singole imprese, mentre per i raggruppamenti l’importo massimo ammissibile sale a 540.000 euro. Le spese finanziabili includono, tra le altre, i costi per servizi di consulenza, l’ottenimento e la tutela di brevetti, il personale tecnico impiegato nelle unità produttive della provincia di Taranto, l’acquisto di attrezzature e strumentazioni, materiali e forniture, nonché le spese generali connesse alle attività di progetto.

Le domande potranno essere presentate esclusivamente tramite il portale regionale a partire dalle ore 14:00 del 27 ottobre 2025 e fino alle ore 14:00 del 31 dicembre 2026, salvo esaurimento delle risorse disponibili. Partecipare a “Trasformazioni Taranto JTF” rappresenta un’occasione concreta per intraprendere un percorso di crescita e innovazione, investendo su processi più efficienti, tecnologie avanzate e nuovi modelli organizzativi.

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Brevetti, Marchi e Disegni. Anche nel 2025, l’appuntamento autunnale con la valorizzazione della proprietà intellettuale 

In corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale i decreti che rendo operative, per l’annualità 2025, le misure Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ per la concessione delle agevolazioni per la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale delle micro, piccole e medie imprese. 

Ammontano a 32 milioni di euro le risorse in favore dei tre interventi, di cui 20 milioni per Brevetti+, 10 milioni per Disegni+ e 2 milioni per Marchi+

Le domande di contributo potranno essere presentate a partire dal: 

  • 20 novembre 2025 per Brevetti+ 
  • 4 dicembre 2025 per Marchi+ 
  • 18 dicembre 2025 per Disegni+ 

Brevetti+ favorisce lo sviluppo di una strategia brevettuale e l’accrescimento della competitività delle micro, piccole e medie imprese, attraverso la concessione di incentivi per l’acquisto di servizi specialistici connessi alla valorizzazione economica dei brevetti in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato. 

Disegni+ ha come obiettivo la valorizzazione dei disegni e dei modelli delle PMI attraverso la concessione di agevolazioni nella forma di contributo in conto capitale. 

Marchi+ intende supportare le imprese di micro, piccola e media dimensione nella tutela dei marchi all’estero mediante contributi in conto capitale, attraverso le seguenti misure agevolative: 

  • Misura A – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione europea presso EUIPO (Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici esterni; 
  • Misura B – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici esterni. 

Per approfondimenti, scarica la scheda di interesse:
Bando Marchi+
Bando Disegni+
Bando Brevetti+

Nuove agevolazioni per le imprese nell’Area di Crisi Terni-Narni

C’è tempo fino al 10 novembre 2025 per le micro, piccole e medie imprese per accedere al bando “UMBRIA FSC 2021-2027 – Area di Crisi Terni-Narni”, finalizzato a rilanciare il tessuto produttivo locale e a promuovere la transizione tecnologica e sostenibile del territorio.

L’agevolazione prevede contributi a fondo perduto per progetti di investimento compresi tra 200.000 euro e 10 milioni di euro, di durata massima di 36 mesi. Le imprese possono presentare iniziative volte alla creazione di nuove unità produttive oppure all’ampliamento e alla riqualificazione di quelle esistenti, introducendo soluzioni innovative di prodotto o di processo, oppure acquisendo stabilimenti che rischierebbero la chiusura senza il sostegno pubblico. Il bando finanzia inoltre interventi dedicati alla tutela ambientale, con l’obiettivo di innalzare gli standard delle attività aziendali in coerenza con i principi europei.

Possono partecipare le MPMI costituite in forma societaria che abbiano una sede o un’unità produttiva attiva nell’Area di Crisi Complessa Terni-Narni, regolarmente iscritta alla Camera di Commercio e con un codice ATECO 2025 tra quelli ammessi dal bando. È richiesto che le imprese siano operative, in contabilità ordinaria e in regola con i requisiti previsti dalla normativa. Sono escluse le attività agricole, commerciali e turistiche.

L’intensità del contributo varia in base alla tipologia di investimento e al regime di aiuto prescelto, con percentuali che possono arrivare fino al 50% per gli investimenti produttivi e fino al 65% per quelli destinati alla tutela ambientale. Tra le spese ammissibili rientrano l’acquisto di terreni e opere edili, macchinari e attrezzature, programmi informatici, beni funzionali alla trasformazione tecnologica secondo il paradigma della Transizione 4.0, oltre alle consulenze specialistiche necessarie alla realizzazione del progetto.

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Legge 181/89: dal 30/10/2025 attivo sportello per area di crisi Termini Imerese

Dalle 12.00 del 30/10/2025 e sino alla stessa ora del 15/01/2026, sarà attivo lo sportello dedicato all’attuazione della Legge 181/89 nell’area di crisi complessa di Termini Imerese.
Con Circolare del 22/09/25, il MIMIT ha riattivato la procedura a graduatoria destinata alle imprese di tutte le dimensioni che operano o intendono operare nell’area al fine di sviluppare:

a. Programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o innovazione di processo, progetti di ricerca e/o di sviluppo sperimentale e da progetti per la formazione del personale, in grado di sostenere l’economia locale e tracciare traiettorie di sviluppo sostenibile;

b. programmi occupazionali volti al mantenimento o all’incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.

Potranno essere realizzati interventi nei seguenti settori di attività:

– Estrazione di minerali da cave e miniere, con esclusione delle miniere di carbone non competitive.
– Attività manifatturiere ad esclusione di Siderurgia, Settore della lignite, Settore della banda larga.
– Produzione di energia (sono ammissibili le attività economiche limitatamente ai codici 35.11 produzione di energia elettrica da fonti non rinnovabili, 35.12 produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, 35.21 produzione di gas e 35.30 fornitura di vapore e aria condizionata).
– Fornitura di servizi alle imprese (ammissibili alcuni codici ATECO, secondo le previsioni della misura, come per esempio lavanderie industriali, attività dei call center, ricerca scientifica e sviluppo, attività di telecomunicazioni fisse, mobili e satellitari).
– Attività turistico – ricettive di cui ai codici ATECO 55 (con esclusione del codice 55.4) e 96.23.

Per tutti gli ulteriori dettagli fare riferimento alla scheda del bando.

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Lazio e Piceno: in arrivo il bando “Contrasto alla Deindustrializzazione”

È in fase di attivazione il bando “Contrasto alla Deindustrializzazione”, un’importante misura a fondo perduto pensata per contrastare fenomeni di deindustrializzazione nelle aree del Consorzio industriale del Lazio e del Consorzio per lo sviluppo industriale Piceno Consind.
L’agevolazione, in regime De Minimis, mira a sostenere il rilancio e la competitività attraverso investimenti destinati al potenziamento o alla riqualificazione di insediamenti produttivi già esistenti, così come alla nascita di nuove unità produttive.

Le imprese manifatturiere potranno candidare programmi di intervento che spaziano dalla ristrutturazione e realizzazione degli immobili produttivi, all’ammodernamento e ampliamento delle attività industriali con l’introduzione di innovazioni tecnologiche e processi di digitalizzazione, fino agli investimenti immateriali e alla conversione di attività a forte impatto ambientale verso modelli più sostenibili ed efficienti.

Il bando si rivolge alle aziende già insediate o che intendono insediarsi nelle aree dei consorzi industriali del Lazio e del Piceno Consind. Per accedere è necessario essere regolarmente costituiti e iscritti al Registro delle Imprese, oltre a risultare in regolare operatività economica. Le agevolazioni verranno concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, secondo percentuali che saranno definite dall’apposito provvedimento attuativo. Sono ammissibili le spese sostenute dall’8 maggio 2024 al 31 dicembre 2028 relative a macchinari, impianti, attrezzature, arredi, beni immateriali, opere murarie e impiantistiche funzionali agli investimenti.

Le domande potranno essere presentate a sportello a partire dalla data che sarà resa nota con la pubblicazione del provvedimento attuativo. Si tratta dunque di un’occasione concreta per le imprese che intendono rafforzare la propria presenza sul territorio, innovare i processi produttivi e orientarsi verso la sostenibilità ambientale ed economica.

Per maggiori informazioni e approfondimenti scarica la scheda del bando.


Legge 181/89 Aree di crisi industriale

Nuove indicazioni per l’accesso alle agevolazioni

Con la circolare n. 2006 del 5 settembre 2025, il Ministero ha introdotto aggiornamenti per la presentazione delle domande e l’attuazione degli interventi previsti dalla Legge 181/89, lo strumento nazionale che sostiene le imprese le imprese di tutte le dimensioni con agevolazioni a fondo perduto e finanziamenti agevolati per investimenti nelle Aree di Crisi Industriale definite dal Ministero. L’incentivo è rivolto a società di capitali, cooperative, consorzi e reti d’impresa che intendono sviluppare progetti di almeno 1 milione di euro, da realizzare entro 36 mesi.

Sono finanziabili:

  • programmi di investimento produttivo e di tutela ambientale,
  • progetti di innovazione di processo e organizzazione,
  • attività di formazione del personale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

Le agevolazioni possono arrivare fino al 70% per le imprese del Mezzogiorno, con percentuali variabili in base alla tipologia di intervento.

La circolare del 5 settembre 2025 si applica alle domande presentate successivamente alla data della sua adozione (5 settembre 2025), mentre per le domande già presentate resta ferma l’applicazione delle disposizioni recate dalla circolare direttoriale n. 237343 del 16 giugno 2022 e ss.mm.ii.

Le domande vanno presentate online sul portale di Invitalia, secondo le modalità indicate per ciascuna area di crisi.
Il nostro team affianca le imprese in ogni fase: dalla verifica dei requisiti alla predisposizione del progetto, fino alla rendicontazione finale.
Per approfondire e consultare le aree di crisi definite dal Ministero, scarica la scheda del bando e contattaci.


Nuove linee di indirizzo per la valorizzazione del patrimonio culturale

Pubblicate le Linee di indirizzo per la selezione di “Proposte progettuali finalizzate alla valorizzazione del patrimonio culturale e alla innovazione nei luoghi di cultura pubblici non statali”, misura di prossima attivazione destinata a Enti locali (Comuni, Province, Città Metropolitane), ASP (Aziende di Servizi alla Persona), gli Istituti di cultura pubblici, qualificabili come soggetti pubblici ed enti proprietari di luoghi della cultura pubblici non statali o come enti che hanno la disponibilità di beni culturali, destinati stabilmente alla fruizione culturale pubblica e che possano dimostrare alla data di presentazione della domanda la piena disponibilità del bene anche in caso di beni demaniali, di beni di proprietà di Enti Ecclesiastici e di altri Enti e Organizzazioni di diritto privato, per effetto di specifici accordi formali.

Le tipologie di intervento ammissibili sono:

1. Investimenti per il recupero e la rifunzionalizzazione del patrimonio culturale pubblico da destinare a luoghi di cultura di interesse pubblico, attrattori culturali e turistici, attivatori di innovazione sociale e culturale e di produzioni artistiche e creative, ai fini di una loro immediata fruibilità;

2. Investimenti per l’accessibilità dei patrimoni culturali e dei luoghi di cultura, sia rispetto all’utenza con disabilità fisica sensoriale o cognitiva, sia rispetto alla necessità di ampliare e diversificare i target di pubblico, incrementando l’accesso a contenuti culturali e la partecipazione culturale con una attenzione specifica all’ampliamento verso le fasce più deboli e vulnerabili della popolazione.

Ogni singola proposta progettuale candidata a valere sull’Avviso dovrà interessare due o più tra le tipologie di azioni di seguito indicate:

a. Ristrutturazione edilizia;
b. Restauro;
c. Accessibilità;
d. Officine di Storia e Arte;
e. Allestimenti;
f. Re-Design dei servizi

Il costo totale di ciascuna proposta progettuale, rappresentato dall’entità del contributo pubblico e dall’eventuale quota di risorse aggiuntive stanziate dal Soggetto proponente in termini di cofinanziamento delle spese ammissibili, non potrà essere inferiore ad € 300.000.

L’entità del contributo massimo concedibile per ciascuna proposta progettuale, a copertura delle spese ammissibili, non potrà superare l’importo di € 3.000.000.

La pubblicazione dell’Avviso è prevista entro il mese di settembre 2025.
Per una valutazione preliminare o maggiori informazioni, contattaci adesso.


Trasformazioni JTF Taranto: in arrivo il bando per le imprese del territorio tarantino

La Regione Puglia ha approvato i criteri per Trasformazioni JTF Taranto, il nuovo avviso a sostegno delle micro, piccole e medie imprese (MPMI) della provincia di Taranto, presto disponibile.
L’iniziativa finanzierà progetti di innovazione nei settori della sostenibilità, transizione energetica, tecnologie avanzate, imprese culturali e creative, mitilicoltura, attraverso due linee di intervento:

A. Servizi di consulenza per l’innovazione delle PMI
B. Servizi e tecnologie per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione aziendale.

I progetti dovranno essere coerenti con le aree prioritarie della S3 regionale (manifattura sostenibile, salute, comunità digitali e creative) e con i tre temi unificanti: transizione sostenibile e circolare, resilienza dei territori, salute e benessere della società.
Possono partecipare MPMI singole o in forma aggregata (ATS, reti, consorzi, società consortili). Liberi professionisti iscritti ad albi o ordini.

Agevolazioni:
Contributo pari al 45% delle spese ammissibili, fino a 360.000 € per progetti singoli e 540.000 € per raggruppamenti.
Possibile maggiorazione del 5% per iniziative che favoriscono l’occupazione giovanile e femminile.

Investimento minimo: 10.000 €.
Per approfondimenti e valutazioni preliminari su investimenti nell’area tarantina, contattaci adesso.


“DIGIT IMPRESE – Azione 1.2.2”: sostegno alla transizione digitale delle imprese siciliane

A fondo perduto, in Regime di De Minimis e a sostegno della trasformazione digitale.
È pari all’80% l’agevolazione prevista dal bando DIGIT IMPRESE – Azione 1.2.2 rivolto alle imprese siciliane con l’obiettivo di facilitare i processi di innovazione attraverso percorsi di transizione digitale.

La finestra di accesso per partecipare e inoltrare domanda sarà aperta dall’13 al 27 novembre 2025. La misura sostiene progetti di valore compreso tra 20.000 e 150.000€ e finanzia spese di consulenze specialistiche, software gestionali, piattaforme di e-commerce, sistemi digitali per la logistica, soluzioni avanzate come intelligenza artificiale, blockchain, big data, cloud e cybersecurity, oltre all’acquisto di attrezzature tecnologiche funzionali alla digitalizzazione.

Le imprese possono avvantaggiarsi di un’opportunità concreta per investire in innovazione con un impegno economico ridotto e con un supporto concreto all’adozione di tecnologie di ultima generazione.

Per saperne di più, scarica la scheda di approfondimento.

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 “DIGIT IMPRESE – Azione 1.1.2”: opportunità di innovazione tecnologica per imprese siciliane

Contributi a fondo perduto per progetti di innovazione tecnologica, digitale e green. Sarà attivato dal 24 ottobre al 26 novembre 202, tramite procedura telematica, il bando DIGIT IMPRESE – Azione 1.1.2” rivolto alle micro, piccole e medie Imprese della Sicilia in forma singola o aggregata, (consorzi, reti d’impresa, società consortili), attive da almeno 12 mesi e con sede in Sicilia.
Le risorse a fondo perduto puntano a rafforzare la competitività, introdurre nuove competenze in azienda, accelerare i processi di digitalizzazione e sostenibilità, migliorare la tutela della proprietà intellettuale e facilitare l’ingresso sui mercati con prodotti e servizi innovativi.
Sono ammissibili programmi di:

Innovazione di prodotti, processi e modelli organizzativi (upgrading tecnologico); accelerazione dei processi di innovazione, riducendo tempi e rischi di adozione di nuove soluzioni; servizi qualificati: tutela della proprietà intellettuale, inserimento di personale altamente qualificato, consulenza per transizione digitale e verde, accesso a infrastrutture di test e sperimentazione, accompagnamento al mercato e certificazioni.

Le agevolazioni prevedono 50% di contributo per brevetti e personale altamente qualificato; 80% di contributo per servizi di consulenza e sostegno all’innovazione, fino a 220.000 € in tre anni. Gli importi complessivi dei progetti possono arrivare fino a 60.000 € per microimprese, 100.000 € per piccole imprese e 150.000 € per medie imprese.
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Fondo per la Transizione Industriale: nuove opportunità per le imprese italiane

È ufficialmente attivo il Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale – PNRR, una misura che punta a supportare le imprese italiane di ogni dimensione nei loro investimenti produttivi, con l’obiettivo esclusivo di migliorare la sostenibilità ambientale dei processi aziendali.

L’intervento rappresenta un’occasione strategica per tutte le aziende del settore manifatturiero (ATECO 2007 – sezione C), che intendono intraprendere percorsi di innovazione orientati alla tutela dell’ambiente. In particolare, sono finanziati programmi di investimento volti a:

  • aumentare l’efficienza energetica dei processi produttivi;
  • promuovere l’uso efficiente delle risorse, anche attraverso riuso, riciclo e utilizzo di materie prime riciclate.

Lo strumento agevolativo prevede un contributo a fondo perduto fino al 65% delle spese ammissibili, in base a dimensione aziendale, localizzazione e tipologia degli interventi per progetti di investimento di importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro.

Sono ammesse spese per impianti e attrezzature nuove, software, brevetti, know-how e formazione del personale, a sostegno di una transizione Green completa e strutturata.

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Brevetti+, Disegni+ e Marchi+: apertura dei bandi a 30 giorni dalla pubblicazione del decreto su GU

Con decreto ministeriale del 6 agosto 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 agosto 2025, la direzione generale per gli incentivi alle imprese informa che l’apertura degli sportelli per Brevetti+, Marchi+ e Disegni+ è previsto entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto ministeriale per la programmazione dei fondi. Ammontano a 20 milioni di euro le risorse finanziarie disponibili per il bando Brevetti +, 10 milioni di euro per Disegni + e 2 milioni di euro per Marchi +, le misure a sostegno della proprietà intellettuale, in termini di valorizzazione e tutela, destinate alle MPMI su tutto il territorio nazionale.

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Investire in America Latina? Ora è più facile grazie a SIMEST

Crescere nei mercati del Centro e Sud America con un’opportunità concreta. Simest offre un finanziamento agevolato a tasso super ridotto (0,371%) e, per chi ha una sede nel Mezzogiorno, anche un contributo a fondo perduto fino a 200.000 euro. La misura è attualmente attiva e sarà disponibile fino a esaurimento dei fondi.

Possono partecipare micro, piccole, medie e anche altre imprese che abbiano almeno due bilanci o due dichiarazioni dei redditi già depositati. È richiesto che l’impresa abbia una certa esperienza o interesse verso i mercati latinoamericani: ad esempio, può aver già esportato o importato da quei Paesi in misura significativa, oppure può impegnarsi a realizzare lì almeno il 30% dell’investimento previsto.

SIMEST finanzia progetti che rafforzino la presenza internazionale dell’impresa, sia a livello produttivo che commerciale. L’iniziativa copre anche investimenti in digitalizzazione, sostenibilità ambientale e sociale, formazione del personale locale e spese collegate all’apertura o al potenziamento di sedi in Centro e Sud America.
Tra le spese ammissibili rientrano anche tecnologie, software, impianti, macchinari, strumenti digitali, attività green, consulenze specialistiche, formazione e molto altro.
Gli investimenti possono partire da un minimo di 10.000 euro e arrivare fino a un massimo di 500.000 euro per le microimprese, 2,5 milioni per le PMI e startup innovative, e 5 milioni per le altre imprese.

Il finanziamento ha una durata di sei anni, di cui due di preammortamento, ed è possibile ottenere una quota a fondo perduto del 20% (fino a 200.000 euro) se l’impresa ha almeno una sede operativa da sei mesi in una Regione del Sud Italia, oppure del 10% (fino a 100.000 euro) negli altri casi.

La domanda va presentata esclusivamente online, tramite il portale SIMEST, corredata da un progetto completo e dalla documentazione richiesta.
Se stai pensando a un investimento in America Latina o vuoi rafforzare la tua presenza in quei mercati, questo è il momento giusto per farlo con un supporto concreto e personalizzato.

Per saperne di più, scarica adesso la scheda del bando.
Contattaci per valutare insieme come cogliere questa opportunità.

Italia Economia Sociale: sempre attivi gli incentivi per le imprese a impatto sociale

È attivo il bando Italia Economia Sociale, promosso a livello nazionale per sostenere gli investimenti di imprese che operano a favore dell’inclusione sociale, dell’ambiente e della cultura. Possono partecipare imprese sociali, cooperative sociali, ONLUS e imprese culturali e creative, in forma singola o congiunta, con progetti tra i 100 mila e i 10 milioni di euro.

L’incentivo copre fino all’80% delle spese ammissibili, con un mix di finanziamento agevolato (al tasso dello 0,5%, fino a 15 anni) e contributo a fondo perduto fino al 20%, elevato automaticamente per chi assume persone con disabilità.
Le spese finanziabili includono fabbricati, macchinari, software, formazione e consulenze.

Le domande vanno presentate via PEC con business plan allegato.
Se vuoi saperne di più, scarica adesso la scheda tecnica del bando.  

Contattaci per valutare gratuitamente l’opportunità di ottenere gli incentivi.

Basilicata: contributi a fondo perduto fino a 150.000 € per lo sviluppo delle imprese esistenti

È attivo fino all’8 settembre 2025 il bando “Aiuti alle Imprese Costituite”, emanato dalla Regione Basilicata e dedicato alle imprese costituite da non più di 24 mesi intenzionate a investire in attività produttive, commerciali, turistiche, dei servizi sul territorio regionale. Prevede contributi a fondo perduto fino a 150.000 euro. Possono partecipare le imprese con sede operativa in Basilicata iscritte nel Registro delle Imprese e costituite da non più di 24 mesi, attive nei settori dell’industria, agroindustria, servizi, commercio, artigianato, turismo, cultura, intrattenimento, sociale.

Le agevolazioni, a seconda del regime scelto, possono arrivare fino a:
65% del programma di investimento (fino a 150.000 €) in regime De Minimis;
oppure, ai sensi del Regolamento GBER

50% per micro e piccole imprese (max 150.000 €);
40% per medie imprese (max 150.000 €)
.

È prevista la possibilità di richiedere un’anticipazione del contributo, garantita da fideiussione.

Sono ammesse: spese tecniche di costituzione e progettazione; acquisto o ristrutturazione di immobili produttivi/commerciali; macchinari, attrezzature, hardware; software, brevetti, licenze, certificazioni; consulenze specialistiche, promozione e comunicazione; affitto locali, utenze, personale e spese anche legate alla redazione del progetto candidato.

Per approfondire tutti gli aspetti del bando, scarica la scheda tecnica.

Contattaci oggi stesso per una verifica gratuita dei requisiti e per pianificare insieme il tuo progetto d’impresa.

Contratti di Sviluppo Basilicata: fino a 5 milioni di euro per investimenti

C’è tempo fino al 31 dicembre 2025 per partecipare al bando regionale “Contratti di Sviluppo Basilicata”, che sostiene programmi di investimento di almeno 3 milioni di euro nei settori industriale, turistico e commerciale, con contributi a fondo perduto, in conto interessi o in forma mista.

Il bando si rivolge a imprese di ogni dimensione, anche in fase di costituzione, che siano iscritte (o in corso di iscrizione) al Registro delle Imprese, non abbiano ancora avviato gli investimenti, siano in regola con il DURC, operino nei settori previsti dall’Avviso.

I programmi finanziati devono prevedere investimenti produttivi ai quali è possibile  associare progetti di Ricerca, Sviluppo e Innovazione (RS&I).

Le agevolazioni sono concesse fino al 50% per micro e piccole imprese; fino al 40% per le medie imprese e fino al 30% per le grandi imprese. Per i progetti di RS&I, le percentuali possono arrivare fino al 70%.

Il massimale previsto è di 5 milioni di euro per progetto, di cui fino a 700.000 euro per RS&I.

Sono ammesse spese per acquisto suolo, progettazione, opere murarie, macchinari, software; impianti da fonti rinnovabili per autoconsumo; consulenze (per MPMI) su business plan, aspetti legali, notarili, tecnici; costi per personale e attrezzature legati a RS&I; tutela e diffusione della proprietà intellettuale.

Per approfondire gli aspetti tecnici del bando, scarica la scheda completa.  https://rebrand.ly/csviluppobasilicata

Se hai un’idea strutturata o vuoi capire se il tuo progetto può ottenere l’agevolazione, contattaci per una valutazione gratuita.
Insieme possiamo costruire un’opportunità concreta di sviluppo per la tua impresa.

PIA Taranto: contributi a fondo perduto fino all’80% per innovare, crescere, esportare

Taranto al centro dell’innovazione pugliese: è attivo il nuovo Bando PIA Taranto, l’incentivo regionale che sostiene micro, piccole e medie imprese, Startup e PMI innovative della provincia, con contributi a fondo perduto fino all’80% per progetti ad alto contenuto tecnologico, produttivo, ambientale e formativo. 
Se operi nella manifattura, nei servizi, nelle costruzioni o nell’agroindustria, questo è il momento giusto per ripensare il tuo business, sviluppare nuovi prodotti, puntare sull’export, investire nella transizione digitale ed energetica. 

Possono partecipare: 

  • Medie imprese con almeno 2 bilanci approvati 
  • Piccole imprese con fatturato medio nell’ultimo triennio di almeno 1 milione di euro 
  • Start-up e PMI innovative, a specifiche condizioni
  • Imprese non attive controllate da PMI con i requisiti 

Possono essere agevolati progetti a partire da 1 milione di euro per Ricerca & Sviluppo, Innovazione, Investimenti produttivi, Internazionalizzazione, Digitalizzazione, Formazione, Tutela ambientale, Partecipazione a fiere. Le spese candidabili riguardano personale qualificato, macchinari, consulenze specialistiche, software, certificazioni, brevetti, marketing digitale, TEM e DEM, e molto altro. 

Con AR Consulenza Bari il tuo progetto prende forma. 
AR Consulenza Bari è al fianco delle imprese del territorio per: 

  • Verifica dei requisiti e ammissibilità 
  • Sviluppo e scrittura del progetto 
  • Redazione completa della domanda e della modulistica 
  • Supporto tecnico su DNSH, certificazioni e digitalizzazione 
  • Assistenza in tutte le fasi dell’iter agevolativo, dalla presentazione alla rendicontazione finale 
  • Sopralluoghi, affiancamento operativo, networking con esperti e partner 

Il tempo per cogliere questa opportunità è adesso. Leggi di più e approfondisci la scheda del bando.  

AR Consulenza Bari ti guida passo passo per trasformare la tua idea in un progetto finanziato. Contattaci adesso
Fai crescere la tua impresa con il PIA Taranto. Il futuro si progetta oggi.

MiniPIA Taranto: contributi a fondo perduto fino al 70%  

Approvato dalla Regione Puglia l’avviso pubblico Pacchetti Integrati di Agevolazione per micro, piccole o medie Imprese con sede, attiva o da attivare, nella provincia di Taranto, operanti nei settori della Manifattura, Agroindustria, Costruzioni o Servizi. A disposizione agevolazioni a fondo perduto fino al 70% per progetti di innovazione, sviluppo e potenziamento produttivo e miglioramento competitivo. 

L’incentivo è destinato a sostenere investimenti produttivi, tecnologici, organizzativi, ambientali e formativi, con possibilità di includere anche attività di internazionalizzazione, digitalizzazione e consulenza specialistica. 

Possono partecipare, micro, piccole e medie Imprese, anche di nuova costituzione, liberi professionisti, reti di impresa e consorzi a maggioranza micro e piccole imprese. 
Sono richiesti alcuni requisiti minimi, tra cui sede operativa in provincia di Taranto, DURC regolare e disponibilità dell’immobile oggetto dell’investimento. 

Sono finanziate la creazione o l’ampliamento di impianti produttivi, la diversificazione o l’innovazione dei processi aziendali, gli investimenti in sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, la formazione del personale, la digitalizzazione e trasformazione tecnologica, le attività di marketing, e-commerce e la partecipazione a fiere, le consulenze specialistiche e i servizi avanzati. 

I progetti devono avere un valore compreso tra 30.000 euro e 5 milioni di euro 

Con AR Consulenza Bari ti accompagniamo in ogni fase del percorso, dalla verifica preliminare alla rendicontazione finale: 

  • Analisi gratuita di ammissibilità e dei requisiti tecnici 
  • Supporto nella costruzione del progetto coerente con gli obiettivi del bando 
  • Verifica del rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm) 
  • Redazione completa della domanda di finanziamento e degli allegati 
  • Coordinamento con eventuali consulenti esperti in ambiti correlati 
  • Assistenza continua durante tutta l’istruttoria e nella fase di rendicontazione, inclusi sopralluoghi in loco 

Non perdere tempo: il tuo investimento può diventare realtà con un contributo concreto! 

Approfondisci e leggi la scheda completa del bando  

Contattaci subito per un primo incontro gratuito: trasformeremo insieme la tua idea in un progetto vincente. 

Sicilia: 135 milioni di euro per rilanciare il turismo 

C’è tempo fino al 15 ottobre 2025 per partecipare all’avviso pubblico emanato dalla Regione Sicilia nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 20212027, destinato a rafforzare l’accoglienza turistica con una dotazione di 135 milioni di euro per agevolare, a fondo perduto, le micro, piccole, medie e grandi imprese – dagli alberghi ai B&B, campeggi, rifugi, case vacanza, ostelli, etc.  

Sono concessi contributi da 50.000€ fino a 3,5milioni per singola impresa e gli interventi ammessi riguardano ristrutturazione, ammodernamento o riattivazione di strutture esistenti; realizzazione o riconversione di immobili in strutture turisticoricettive; recupero di immobili o interventi funzionali sulle strutture. 

Gli interventi devono rispettare le normative urbanistiche e ambientali, senza consumare nuovo suolo né aumentare la cubatura. I termini di realizzazione sono di 24 mesi dalla concessione del contributo.  

Un’opportunità importante per le imprese turistiche siciliane che desiderano investire in qualità, sostenibilità e innovazione dell’offerta. 

Per approfondimenti, leggi la scheda del bando e consulta un esperto di AR Consulenza Bari